Tra ladri di bici e siringhe, odissea quotidiana nel parcheggio de Il Fare

Un pendolare che utilizza il parcheggio del centro commerciale racconta dei problemi che ogni giorno vive all'interno della struttura tra illuminazione carente, sangue, siringhe e un deposito di bici probabilmente rubate

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un pendolare che da un anno lascia la sua auto, pagando un abbonamento, nei parcheggi de “Il Fare” di Gallarate. Il nostro lettore si rivolge al Comune e sottolinea il degrado del parcheggio e l’insicurezza che genera nelle persone che lo devono frequentare per lavoro.

Caro Comune buongiorno,

da oltre un anno sono abbonato al parcheggio il FARE, in quanto pendolare FS.

Il parcheggio sia al 1^ che al 2^ piano è al buio totale da almeno un paio di giorni, fatta eccezione per il locale scale.
Oggi già appena dopo le 19:30 ho fatto fatica a distinguere dove fosse la mia auto al 2^piano, tralasciando ovviamente la non piacevole sensazione di muoversi a piedi in un parcheggio al buio.

Colgo l’occasione adesso per mettere a conoscenza sia Voi che la Stampa, che detto parcheggio ha parecchi frequentatori, non propriamente paganti o bisognevoli di parcheggiare: gruppi di ragazzi che bevono e bivaccano, extracomunitari che al piano -1 io immagino abbiano un deposito bici, visto l’inteso traffico delle suddette su e giù per i treni (già fatta segnalazione alla polizia in maggio-giugno scorso, basta buttare un occhio sul dietro in zona scale esterne a chiocciola, non c’è venerdì pomeriggio intorno alle 14:30 che io non veda qualcuno li ad armeggiare, con bici “misteriosamente” ancora lucchettate e per questo portate li sotto di peso …).

Durante tutto l’inverno passato, lasciata al mattino la macchina al piano 2^ e scendendo i gradini delle scale, si poteva osservare l’intera gamma dei possibili gruppi RH di materiale ematico umano, sparso in gocce qua e la sui gradini, saltuariamente spuntava anche qualche siringa.
Terminato l’allegro slalom mattutino, il dilemma in fondo alla scale era: con cosa tocco il maniglione delle porte antipanico per uscire dal locale scale evitando per quanto possibile quel tanto di epatite ?

Sarebbe possibile, pagando anche qualcosa in più, piazzare un guardiano, magari anche solo mezza giornata o verso sera, che stia li davanti al vano scale ? Io vedo che molti, specialmente donne, sono abbastanza a loro disagio a fare quel vano scale la sera, ci si immagina sempre qualcuno appostato la dietro un angolo a darti un caloroso benvenuto.

Un’ultima curiosità, se posso: a chi è riservata al piano terra tutta la fila di parcheggi, quasi sempre vuota, sul lato del vano scale ?
Rendiamo libera anche quella fila spostandola al 2^ piano, anche queste persone hanno diritto come il sottoscritto a farsi un’adeguata cultura medica!

Credo sarebbe cosa gradita a tutti gli utilizzatori del parcheggio aumentare più possibile il numero dei posti disponibili a piano terra, spazio tutto intorno a me sembra essercene, ma i tecnici siete voi.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Settembre 2015
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