Varese c’è: “Non proibite quei libri”

Un flash mob per esprimere solidarietà alla Libreria del Corso che ha esposto in vetrina e messo in vendita i cosiddetti "libri tender"

Libri gender

Sabato 19 settembre di fronte alla Libreria del Corso di Varese, i volontari di Varese c’è e delle associazioni aderenti hanno tenuto un Flash Mob per esprimere solidarietà alla libreria che ha esposto in vetrina e messo in vendita i cosiddetti “libri gender”, in realtà normalissimi testi per l’infanzia in adozione da molti anni in diverse scuole.

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Come noto i libri in questione sono stati inserire in una sorta di “indice dei libri proibiti” dal sindaco di Venezia Brugnaro, che ha preteso di vietarne la lettura nelle scuole.

Al flash mob hanno partecipato una ventina di attori e volontari che hanno letto ad alta voce passaggi dei libri dedicati all’uguaglianza e al rispetto reciproco mentre l’attrice Jane Bowie, armata di bavaglio, tentava di mettere a tacere le loro voci. Le parole di libertà ed eguaglianza e il moltiplicarsi di voci diverse però la sopravanzavano, sconfiggendo per sempre la censura.

Anche se fra i più la cosiddetta “ideologia gender”, è ormai oggetto di scherzo al pari delle scie chimiche, dei rettiliani o di altre popolari teorie del complotto, purtroppo esistono anche in Italia persone che per ingenuità o malafede si ostinano a considerarla reale e a vedere, in libri che non fanno altro che spiegare il rispetto reciproco con disegni e testi adatti ai bambini, messaggi subliminali di chissà quali abominii.

Non solo, ma azioni come quella compiuta dal sindaco di Venezia mostrano anche un’attiva volontà di parte della politica di intromettersi sempre di più e ben oltre i limiti concessi a uno stato democratico nelle scelte di insegnanti e genitori.

La censura dei libri va sempre condannata, la volontà di imporre in forza di legge il proprio punto di vista ad altri, oltretutto a partire da nozioni false, è un atto grave di lesione dei diritti di tutti.

Il Comitato Varese c’è vuole esprimere così la sua condanna ad ogni atto di censura, ringraziare la “libreria del Corso“, per aver lottato per la libertà semplicemente facendo bene il proprio mestiere. Vogliamo inoltre riaffermare, una volta di più, la necessità che l’Italia divenga sempre più un paese tollerante, laico e in grado di difendere realmente i diritti di tutti e di ciascuno.

Con Varese c’è hanno partecipato al Flash Mob Arci Varese, Uaar Varese, Dispari – Circolo LGBT Varese, I Sentinelli di Varese, i lati oscuri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2015
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