Bilancio, a Casciago è polemica tra maggioranza e opposizione

A fine settembre l’amministrazione comunale di Casciago ha approvato il Bilancio. Ecco le posizioni dei due gruppi di minoranza e la replica del primo cittadino

comune casciago

A fine settembre l’amministrazione comunale di Casciago ha approvato il Bilancio, passato in consiglio comunale con i voti della maggioranza.

Contrarie le opposizioni, che nelle dichiarazioni di voto hanno espresso critiche evidenti alla maggioranza guidata dal sindaco Andrea Zanotti. Di seguito le posizioni dei due gruppi di minoranza e la replica del primo cittadino.

– Il gruppo “Casciagocambia”

Per il secondo anno consecutivo applicazione Tasi con l’aliquota massima sulla prima casa, 3,3 per mille, Tari (tassa rifiuti) con costi notevolmente superiori ai comuni limitrofi e cresciuta del 30 per cento negli ultimi tre anni per le utenze private. Doppia imposizione Tasi/Imu sulla stessa tipologia di immobili quando poteva essere applicata a parità di entrata solo la seconda, il tutto causa di disagi e maggiori costi per i cittadini nel calcolo delle imposte, a cui si aggiunge la mancata trasmissione moduli F24 per il pagamento delle stesse Tasi e Imu. I cittadini e le attività’ economiche di Casciago si troveranno quest’anno a pagare tra Ottobre e Dicembre le due rate della tassa rifiuti e il saldo Tasi/Imu.

– Tagli ai contributi per il diritto allo studio per le scuole primarie e secondaria( ex Elementari e Medie
– Chiusura definitiva del servizio Asilo Nido in convenzione con il Comune di Varese senza nessuna proposta alternativa, es. convenzionamento con strutture private o contributi alle famiglie. Lo  stanziamento per la fascia 0/3 anni del Comune di Casciago in bilancio è di zero euro!
– Incertezza delle entrate con  320mila euro di entrate straordinarie non ripetibili tutte da accertare
– Aumento di alcune tariffe cimiteriali e palestra
– Tagli alla Protezione Civile nonostante gli impegni economici già presi con i comuni limitrofi
– Bilancio in sofferenza per mutui concentrati nello stesso periodo che gravano nel 2015  per 595 mila euro tra  quota capitale e interessi
– Contrarietà al piano opere pubbliche che prevede:
1) la cessione del fabbricato ex-Circolo di Casciago Inferiore per finanziare l’arbitrato/contenzioso del progetto di P.za Cavour per 280 mila euro,
2) la spesa di ulteriori 280 mila euro per P.za Cavour e Via Tividino(stazione)  con nuovo mutuo di 220 mila euro nel 2016.
Per i progetti di P.za Cavour e stazione sono a carico del bilancio del Comune rispettivamente mutui ventennali  per 1190 mila euro ( P.za Cavour) e 680 mila per Via Tividino (stazione) con scadenza 2025. Il contenzioso/ arbitrato per i due progetti ha causato finora spese  per 487 mila euro a carico del Comune, secondo i dati comunicati dal sindaco solo nella seduta nonostante la nostra. richiesta risalisse a Aprile di quest’anno.

– Il gruppo Vivere Casciago Morosolo

Il bilancio di previsione 2015 sottoposto all’esame del Consiglio Comunale fotografa una situazione economica allarmante. Le entrate dei trasferimenti da parte dello Stato tendono a diminuire e in più le risorse vengono ulteriormente erose dalla mancata riscossione di tributi. Sul versante uscite pesano in maniera significativa le quote di rimborso dei prestiti accesi che sottraggono importanti risorse che avrebbero potuto essere destinate ad altri scopi.
Come si arriva al cosiddetto pareggio di bilancio: riducendo, o almeno sperando, di ridurre le spese relative alle utenze, limando i contributi alle persone ed utilizzando entrate che, per il loro carattere di eccezionalità, non saranno più a disposizione negli anni futuri.
In un quadro economico così pericoloso non capiamo la necessità di prevedere l’accensione nel 2016 di un ulteriore mutuo di Euro 200.000 da destinare al completamento delle opere di Piazza Cavour e di Via Tividino.
Ma queste due opere quanto effettivamente costano ai cittadini. Riteniamo sia giunto il momento di chiarire, non tanto a noi della minoranza, ma alla popolazione l’effettivo impegno totale a carico del Comune.
Osservando il bilancio pluriennale ci sembra di non trovare traccia delle iniziative contenute nel programma amministrativo presentato all’atto delle elezioni dall’attuale lista che sostiene l’Amministrazione.
Ci chiediamo: quando l’Amministrazione ci presenterà il piano finanziario a sostegno della realizzazione quanto promesso agli elettori? Oppure l’Amministrazione si è resa conto che, date le disponibilità finanziare, le opere promesse non sono realizzabili ? Ma la criticità della situazione non era già chiara durante la campagna elettorale?
Rileviamo inoltre la mancata volontà da parte dell’amministrazione di dar corso alla attuazione del Piano di Governo del Territorio che già consente di realizzare opere di interesse pubblico sfruttando la sinergia fra pubblico e privato.

– La replica del sindaco Andrea Zanotti

Sulle dichiarazioni del consigliere Chiesa, che tra l’altro sbaglia a leggere i dati indicando una somma di € 595’000 per capitali e interessi sui mutui, somma che in realtà è di quasi € 100’000 più bassa.

L’incremento della Tari degli 3 anni: capisco la volontà di criticare a priori, ma ricorda che 3 anni fa non amministravamo noi, ma la giunta Maroni.
Che la Tari è stata introdotta dal 2014 cambiando sostanzialmente la metodologia della tassazione (infatti dal 2014 le entrate della TARI DEVONO GARANTIRE IL 100% dei costo sostenuti per il servizio, tra cui ammortamento mutui e costi amministrativi) .
Comunque rispetto al Tarsu 2013 sia la Tari 2014 che quella 2015 sono inferiori. Inoltre a carico del bilancio sono state introdotte esenzioni dalla Tari a carico degli anziani, delle scuole materne, della parrocchia e a favore delle attività commerciali (esenzioni pari a € 10’000) – così come previsto nel programma elettorale.

I tagli al diritto allo studio non sono presenti sul bilancio 2015, ma vengono confermati gli stanziamenti del 2014. Anzi l’amministrazione ha stanziato un contributo a tutte le scuole per visitare l’Expo di Milano, pari ad € 3000. Inoltre, grazie alla nuova gestione della mensa per le scuole, con il costo del buono mensa passato da 5,50 a 4,90 le famiglie risparmieranno complessivamente più di € 10’000,00.

In merito alle entrate straordinarie, come definite  da Chiesa “tutte da accertare”,  si rimanda all’approvazione del assestamento di bilancio, tra l’altro una parte delle stesse sono già state accertate.

Sui mutui preme rammentare come, nonostante il presunto bilancio in dissesto che la prima giunta Zanotti avrebbe lasciato a Maroni, quest’ultimo abbia potuto accendere mutui per ulteriori € 800’000 complessivi.

Venendo all’eredità lasciata si rammenta come una quota rilevante dei finanziamenti  richiesti negli anni  2004-2009 è stata destinata all’assunzione di mutui per la costruzione e la sistemazione degli edifici scolastici, per la realizzazione di fognature e per il centro di raccolta differenziata

Infatti sulla somma complessiva di  € 504’000  (NON  € 595’000 COME INDICATO  NELLE DICHIARAZIONI DI CHIESA) la quota  a carico dei lavori di Piazza Cavour e della Stazione ammonta  a € 110’000.

I restanti  € 394’000, riguardano assunzioni di mutui, (limitandosi alle voci principali) pari a € 85’000 per fognature, € 68’100 per le scuole e € 37’300 per la piattaforma per la raccolta differenziata.

Riguardo all’arbitrato si ricorda che si è ancora in attesa di conoscere l’esito dei ricorsi pendenti avanti la Corte di Appello di Roma e quindi ogni conclusione è rimandata all’esito degli stessi.

Sulla dichiarazione di Garavaglia: per quanto riguarda il peso significativo si rimanda a quanto sopra, ricordando che i mutui accesi dalla Giunta Maroni pesano per € 62’000.  Se la situazione era così critica, si poteva soprassedere o rimandare la loro assunzione.

Si contesta in moro forte e risoluto l’affermazione del gruppo di minoranza, secondo cui  il pareggio di bilancio sia stato raggiunto sulle spalle dei bisognosi, riducendo i contributi o tagliando le utenze. Anzi si ritiene che, in questo particolare momento di difficoltà in cui sono calati i trasferimenti dello Stato (meno € 136’000  quest’anno) e si registra un sensibile calo del gettito delle tasse locali (soprattuto al periodo dal 2010 al 2014).

Nel merito l’amministrazione precedente si è dimenticata di prendere in considerazione una richiesta di un rimborso dell’importo di € 120’000, per tasse comunali, asseritamente non dovute, pervenuta  all’amministrazione nel lontano dicembre 2013.

Forse anche per questo, oltre a evitare di redigere un bilancio con la necessaria applicazione della Tasi, si era evitato di predisporre il bilancio di previsione 2014.

Per quanto riguarda l’affermazione in merito alla mancata attuazione del Pgt (realizzando opere pubbliche con oneri a carico del privato) si precisa che l’edificazione della zona sotto la via sant’Agostino e dell’area verde di via Tre Valli sono state da noi avversate già ai tempi dell’adozione dello strumento urbanistico. Le terza, cioè il circolo famigliare, ne  è messa a bilancio per la sua attuazione.

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Pubblicato il 02 Ottobre 2015
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