Chiude “ai frontalieri” il centro di Ligornetto

Lunedì chiuderà al traffico il nucleo storico di Ligornetto, la frazione di Mendrisio da cui passa la dogana di Clivio Bellavista

Canton Ticino generiche

Lunedì chiuderà al traffico il nucleo storico di Ligornetto, la frazione di Mendrisio che porta alla dogana di Clivio Bellavista. Il provvedimento, nato da un referendum comunale del 2012, ma dall’iter contestato e tormentato, si concretizzerà in via sperimentale a partire dal 26 ottobre, nelle fasce orarie più frequentate dai frontalieri: dal lunedì al venerdì, dalle 5 alle 8 e dalle 16.30 alle 19.30.

Per un anno scatterà il divieto di transito per chi viaggia su quattro ruote, eccezion fatta per i biciclette, i ciclomotori e per il servizio a domicilio.

«Noi frontalieri subiamo la situazione e non possiamo replicare, perchè sembra che non ci sia possibilità di trovare soluzioni – spiega Angelo Papa elettricista di Clivio – All’andata passerò dal valico di San Pietro, ma al ritorno sarò costretto a percorrere la superstrada Mendrisio-Stabio e a sorbirmi le lunghe colonne che inevitabilmente si formeranno».

Ma non è un problema solo dei frontalieri: «Saremo penalizzati – commentano Giacomo e Gerarda Cereghetti, proprietari della stazione di servizio Eni a Ligornetto – Indubbiamente ci sarà un calo di lavoro. I frontalieri preferiranno passare dalla dogana di San Pietro per sfuggire alle probabili code. Oltretutto il divieto di transito vale anche per noi che viviamo a Ligornetto. Dunque stiamo raccogliendo, insieme ad altri residenti, le firme per revocare l’ordinamento». Ma non solo la questione commerciale preoccupa gli svizzeri: «Avremo delle difficoltà persino per andare a Mendrisio» ha commentato un altro abitante di Ligornetto. L’esclusione in quelle fasce orarie sarà infatti estesa a tutti, tranne per gli abitanti del nucleo storico, che avranno un particoalare contrassegno.

Un problema che potrebbe toccare anche i quartieri di Mendrisio e i comuni circostanti: come Rancate, Genestrerio, e Stabio: perché se è vero che il centro di Ligornetto verrà “purificato” dal traffico è altrettanto vero che lo stesso flusso andrà a ingolfare altre zone.

A Clivio, in compenso sono già pronti al peggio: «Da lunedì prevedo code soprattutto al rientro – risponde il sindaco di Clivio Ida Petrillo – Il centro di Clivio è simile a quello di Ligornetto, ma non ha alcuna possibilità di sbocchi: quindi i frontalieri da lì dovranno passare. Noi siamo pronti con i vigili allertati, per cercare di aiutare il traffico e abbiamo segnalato la questione sul nostro cartellone elettronico. Ma non possiamo fare di più».

Le auto previste, che subirannno in via diretta o indiretta le decisioni svizzere, sono intorno alle 4000 al giorno: «Anche se questi sono dati 2008 – precisa Petrillo –  quindi i numeri potrebbero essere aumentati, perché i frontalieri sono cresciuti».

Decisioni che sono rimaste nell’ambito della Confederazione, anche se interessano direttamente i comuni di frontiera italiani: «A noi, come amministrazione, non è stato comunicato nulla- precisa il sindaco di Clivio – Io ho saputo del provvedimento leggendo un articolo sui giornali svizzeri. Un gesto di cortesia, per aiutare l’organizzazione transfrontaliera, sarebbe stato gradito».

Quella di una maggiore comunicazione con i colleghi svizzeri che confinano con i comuni varesini è una speranza anche per il sindaco di Viggiù, Antonio Banfi: «Fortunatamente è un provvedimento che come amministrazione ci tocca solo indirettamente, ma siamo pronti anche noi in caso di eventuali disagi».

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Pubblicato il 23 Ottobre 2015
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