Galimberti, un patto coi cittadini per il bene comune

Le idee dell'avvocato illustrate davanti a una platea attenta. Folto pubblico al Santuccio

Davide Galimberti

Buon successo di pubblico per Davide Galimberti al teatro Santuccio: 39 anni, avvocato, Galimberti ha spiegato a una platea attenta, al teatrino di via Sacco,  che cosa intenda fare per vincere le primarie del centrosinistra e quindi per conquistare la poltrona di sindaco di Varese.

La serata è iniziata con la proiezione di due video, il primo dedicato ad alcuni disegni di bambini sulla città che vorrebbero. Il secondo, invece, era uno spaccato ironico sul degrado e l’abbandono della città di Varese. Poi è stato il momento del discorso e Galimberti è stato chiaro: nessuna demagogia, nessuna concessione alla politica urlata. Ha parlato invece di programmi, elencando una serie di misure che vorrebbe vedere nella futura città giardino, un titolo che Varese ha un po’ perso nel tempo e che sarà invece al centro della riflessione dell’avvocato varesino. “Ho spostato qui la mia attività – ha detto – e ho scommesso su questa città”.

Galimberti ha parlato di accorpamento di sedi comunali e riduzione degli assessorati, agevolazioni e detassazione alle attività produttive che investono a Varese,  pedonalizzazione del Sacro Monte, e snellimento del 50% dei tempi per ottenere autorizzazioni in campo economico. E poi di coworking e dalla redazione di un nuovo pgt che obblighi in pratica chi possiede aree dismesse a riqualificarle, oltre che di un azzeramento degli oneri di urbanizzazione per chi realizza opere di qualità. Galimberti ha inoltre ribadito che si deve stringere un patto per il bene comune con i cittadini, dare spazio al no profit, e rivedere i criteri di accesso ai servizi comunali che oggi, ha spiegato, tengono conto solo del reddito delle famiglie. Un tema molto caro a Galimberti è anche quello delle scuole e infatti ha paventato un impegno di investimenti per le opere pubbliche scolastiche. Su cultura e turismo ha anche potuto godere della presenza di due pianisti come Paolo Paliaga e Riccardo Plano. A chiudere uno spettacolo dei Truzzi Volanti.

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Pubblicato il 02 Ottobre 2015
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