La fonderia Bossi al lavoratore ustionato: “Non sei solo”

«Abdullah Altunkapan non sarà lasciato solo, la famiglia Bossi è stata vicina ai parenti del lavoratore mentre era in coma in maniera concreta e lo sarà ancora rispondendo in anticipo rispetto all’assicurazione». A parlare, dopo l’intervista rilasciata dall’operaio a Varesenews, è Tiberio Massironi, l’avvocato dell’azienda di Gallarate dove l’uomo è rimasto gravemente ustionato nel marzo del 2014.

«L’azienda, e il sottoscritto, ha grande rispetto per Abdullah e per quanto gli è accaduto e c’è la consapevolezza che esiste una responsabilità alla quale non intende sottrarsi – spiega l’avvocato – per quanto mi riguarda sono rimasto sempre in contatto con l’avvocatessa della società che sta gestendo la sua situazione fornendo tutta la documentazione richiesta».

Massironi, però, ci tiene a precisare che «non è il caso di gettare la croce addosso alla Bossi come è stato fatto dopo l’incidente (fu al centro di approfonditi controlli sulla sicurezza, ndr) perchè la fonderia è stata al centro di controlli da parte della direzione territoriale del lavoro di Varese in almeno due occasioni prima dell’incidente, una nel 2011 e ben 7 accessi tra il 2012 e il 2013 nei quali è stata elevata una sola contravvenzione di 100 euro».