Primarie a 4: escluso Spatola, restano gli altri

Nessun problema di firme per Marantelli, Galimberti e Zanzi. De Simone non ha presentato le firme perchè non è iscritto al partito. Spatola amareggiato

Primarie Centrosinistra Varese

Sono quattro i candidati che il comitato organizzatore delle primarie ha iscritto alla competizione, ma già dentro il Pd nasce un caso per il no alla richiesta di Francesco Spatola di avere una sorta di moratoria nella raccolta delle firme.

Il problema è un regolamento abbastanza complesso che ha bloccato ai nastri di partenza Spatola e che invece Dino De Simone ha aggirato grazie al fatto che nel 2015 non ha rinnovato la tessera del partito. E’ così accaduto che Spatola, iscritto regolarmente, non è riuscito a raccogliere le 48 firme di iscritti al Pd varesino per presentare la sua candidatura. Mentre De Simone, invece, si è presentato come indipendente e si è potuto iscrivere senza passare dalle forche caudine della iscrizione obbligata per i tesserati.

IL 12 NOVEMBRE

De Simone formalizzerà la sua candidatura il 12 novembre se riuscirà a raccogliere le 250 firme di semplici cittadini necessarie. Ieri hanno presentato la partecipazione alle primarie Davide Galimberti, Daniele Marantelli e Daniele Zanzi come esponente del comitato civico Varese 2.0

In sostanza è accaduto questo. Il regolamento delle primarie di coalizione prevede due step per la presentazione delle candidature. Ieri alle 18 il primo passaggio è stato esaminato da una commissione interna al Pd. Gli iscritti dovevano trovare 48 firme di tesserati al cittadino o 16 di aderenti al direttivo della città.

Daniele Marantelli e Davide Galimberti hanno raggiunto il primo traguardo senza problemi. Francesco Spatola ne ha raccolte di meno, ma ha scritto una lettera al partito chiedendo una moratoria e impegnandosi a raccogliere le firme mancanti nella fase successiva, cioè durante la raccolta delle 250 firme di semplici cittadini.

L’idea era quella di presentarsi al 12 novembre con tutte le firme necessarie, sia quelle raccolte dentro il partito che quelle raccolte fuori. Ma la sottocommissione del Pd cittadino lo ha bocciato. “Non è stata accetta la mia istanza di recuperare le firme nella seconda fase – osserva Spatola – mi dispiace ma non competeva a me decidere.

Il meccanismo però è paradossale perché è stato ammesso De Simone, che non ha rinnovato la tessera quest’anno – continua –  sembra quasi che non convenga iscriversi al Pd, sono stato penalizzato dal fatto di essere un iscritto. E’ una criticità che deriva dallo statuto nazionale, che prevede il 20% delle firme degli iscritti per poter partecipare alle primarie di coalizione. Una norma che non è congruente allo spirito delle primarie”.

 

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 29 Ottobre 2015
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