“Sentinelle in piedi” e “sentinelli” si sfidano in piazza

Domenica pomeriggio la mobilitazione "contro la teoria gender" e contro il riconoscimento delle relazioni omosessuali ha toccato la città: i due gruppi si sono "fronteggiati" silenziosamente

sentinelle in piedi gallarate

Doppio presidio in piazza a Gallarate, in mezzo alle bancarelle che hanno animato la domenica: da un lato le “Sentinelle in piedi” che contestano il riconoscimento per le coppie omosessuali e la «teoria gender», dall’altra vari contestatori che considerano le “Sentinelle” come alfieri di una mobilitazione omofoba. I due schieramenti sono stati anche tenuti sotto controllo da una pattuglia della Polizia di Stato (senza particolari tensioni, va detto).

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Le sentinelle in piedi e i contestatori in piazza a Gallarate 4 di 31

Il multiforme movimento “anti-gender” aveva annunciato tempo fa il flash-mob, che ha avuto un palcoscenico forse inaspettato grazie alla giornata di sole che ha portato molte persone nel centro di Gallarate, dove c’era anche un mercato contadino. Intorno alle 15.30, come previsto, una dozzina di “sentinelle” si è schierata in piazza, mettendosi a leggere in silenzio nel mezzo della piazza.

È questa la modailità scelta dal movimento, che si definisce «una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà». Sull’esempio di un analogo movimento francese, scendono in piazza «per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna»: contestano in particolare il riconoscimento delle coppie omosessuali come titolari di diritti e si battono contro il DDL Scalfarotto, provvedimento contro l’omofobia che considerano liberticida (e su cui c’è una certa discussione). Fanno parte anche dello schieramento che contesta l’esistenza di una “teoria gender” che verrebbe imposta per via culturale (per esempio con testi per bambini) e anche per legge (qui lo spiegano sul loro sito).

Sulla barricata opposta delle sentinelle, stanno invece i sostenitori del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. I contestatori delle Sentinelle negano anche l’esistenza di una “teoria gender”, considerata un’arma propagandistica ideata per semplificare la riflessione sul rapporto tra genere e sesso biologico. Accusano esplicitamente i “no-gender” di propagandare falsità (e su questo anche il governo in carica si è mosso direttamente, in alcuni casi)

[qui il comunicato del comitato Varese C’è, che contesta le Sentinelle]

Come detto, anche intorno alla manifestazione a Gallarate si è anche raccolta una contromanifestazione: come in altre occasioni, si sono visti i “sentinelli”, contestatori  che usano l’ironia, a volte abbigliandosi come personaggi simboli del male (dai “nazisti dell’Illinois” a Dart Fener e i soldati dell’Impero di Guerre Stellari). In questo caso molti – venuti anche da Varese – si sono presentati con grandi (finti) libri dai titoli sarcastici, come “Il ritratto di Dorian Gay” o “Cinquanta sfumature di gender”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Ottobre 2015
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