“Una mela al giorno” vince il premio Chiara Giovani

Sfrutta l’argomento dell’anno, Il cibo, per raccontare una delicata e commovente storia sull’Alzheimer il racconto “Una mela al giorno” del varesino Mattia de Rinaldis, che ha vinto il premio Chiara Giovani 2015 domenica 18 a Villa Recalcati.

Ventitreenne, studente e lavoratore, Mattia ha rivelato che quel racconto è «Un’emozione che ho vissuto negli occhi di mio padre davanti a sua madre malata. Dedico perciò questa vittoria a lui, nella speranza che possa avere anche lui un momento come quello che racconto».

Una storia che il pubblico partecipante alla finale ha potuto ascoltare vivendo insieme all’autore questa emozione ascoltando la lettura del testo vincente da parte dell’attrice Sarah Collu. Mattia, dopo questo successo, ha confessatO. «Vorrei fare della scrittura la mia vita: e sono felice di comunicare che frequenterò la scuola di drammaturgia Paolo Grassi di Milano».

GLI ALTRI FINALISTI

Il vincitore del premio Chiara Giovani è stato rivelato in un incontro a Villa Recalcati che ha svelato la classifica dei più votati dalla giuria popolare: al sesto posto, a pari merito, si sono trovati Andrea Angaroni, classe 1993, di Gerenzano e Alessandra Bellina, classe 1993 di Conegliano Veneto; al quinto Beatrice Penna, varesina, 18enne, studentessa al liceo di scienze umane dell’istituto Maria Ausiliatrice di Varese. Al quarto posto Edoardo Balacchi, 22enne, di Castano Primo, studente in Bocconi. Al terzo posto un secondo pari merito: tra Annalisa Fusi, diciottenne di Viggiù, studentessa del liceo classico Cairoli e Stella Monestier, diciottenne di Induno Olona, studentessa al liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese. Infine, al secondo posto, a dieci punti dal primo classificato, Camilla Eleonora Manara, diciottenne di Gallarate, studentessa al liceo di scienze umane al Crespi di Busto Arsizio.

Per i giovani, i premi più vari: da gioielli Dodo a Mountain Bike, da valigie a cene nei ristoranti del centro, da Tablet a occhiali da sole «Ringraziando chi ogni anno collabora per portare avanti questo concorso» ha ricordato Bambi Lazzati, storica organizzatrice del festival. A premiare i giovani, anche il presidente della provincia Gunnar Vincenzi, “padrone di casa” nella bella sala convegni di villa Recalcati.

TRA IL SOGNO DELLA SCRITTURA E I CONSIGLI DEL PROFESSORE

Tra i finalisti al premio ci sono giovani con il sacro fuoco – e la giusta ambizione – della scrittura ma anche artisti riluttanti, “costretti” dai professori. Oppure giovani promesse già diventate finaliste al premio Campiello, che hanno “provato” questo premio dietro consiglio di giovani colleghe. Tutti però avevano un tratto comune: delle capacità e una passione che troppo spesso non sono evidenziate, in questa generazione.

«Spesso non si parla bene di queste generazioni, ma io insegno e ne sono invece spesso piacevolmente stupita» ha spiegato l’attrice Sarah Collu. «Alle audizioni di XFactor c’è la coda fuori, ma vuoi siete qui, a riprova che non è necessario cantare per cambiare vita – ha commentato Rosario Rasizza, patron della OpenjobMetis, main sponsor della ormai 25ennale manifestazione – Quanto parliamo con giovani come voi di lavoro, e di cosa vogliono fare nel futuro, noi consigliamo: mai scendere al di sotto della passione. E voi lo state facendo egregiamente»

PROSSIMA TAPPA: IL PREMIO CHIARA “DEI GRANDI”

In conclusione della giornata, l’appuntamento è con l’edizione “senior” del Premio Chiara, che vede tre finalisti come sempre prestigiosi: Mauro Covacich, Alberto Nessi e Francesco Recami.
Lo spoglio in diretta delle schede che decreteranno i vincitori sarà domenica 25 ottobre alle ville Ponti: «Ma il prossimo fine settimana sarà dedicato a un vero e proprio tour con i tre finalisti – ha spiegato Romano Oldrini, “anima” del festival insieme a Bambi Lazzati – che comincerà al castello Sforzesco di Milano con Book City (il 23) proseguirà con un incontro alla biblioteca cantonale di Lugano (il 24), arriverà al MaGa diGallarate (la mattina del 25) e poi si concluderà alle 17 del 25 alle ville Ponti di Varese»