La ripresa rallenta ma le previsioni non sono negative

L'analisi congiunturale di Univa

economia industria

Il terzo trimestre del 2015 mostra una stabilizzazione del profilo congiunturale. Questa minor dinamicità è in parte legata a motivi stagionali tipici del trimestre estivo, per sua natura meno reattivo, ed arriva dopo tre rilevazioni caratterizzate da miglioramenti congiunturali.

Il periodo in esame è stato segnato anche dall’emergere di alcuni fattori di rischio esterni (tra cui lo scoppio della bolla cinese, il rallentamento della crescita dei paesi emergenti e negli scambi commerciali mondiali) che non mancheranno di avere ripercussioni a livello locale, in particolare sulle esportazioni. Al momento non è ancora possibile misurarne l’effettiva entità, poiché i dati più recenti disponibili sul commercio estero locale sono riferiti a giugno, stimiamo, però, una riduzione dell’export verso i paesi in via di sviluppo durante il trimestre in esame.

Un ulteriore fattore di rischio emerso a fine settembre riguarda il “dieselgate” che potrebbe colpire la filiera della componentistica meccanica. Le previsioni per i prossimi mesi non sono comunque negative, ma piuttosto cautelative e conservative.  Si prevede, infatti che la crescita dell’economia americana,  la tenuta dell’area euro, seppur con tassi contenuti, gli effetti espansivi attesi dalla manovra fiscale e la maggior robustezza di consumi e investimenti possano mitigare in parte gli effetti negativi connessi ai fattori di rischio precedentemente analizzati. Anche a livello nazionale gli ultimi dati pubblicati dal Centro Studi Confindustria confermano l’attesa per una tenuta: la produzione industriale nazionale ha segnato un recupero dello 0,2% in ottobre su settembre e la fiducia tra le imprese manifatturiere è ancora aumentata in ottobre e traccia una tendenza positiva dell’attività anche nei prossimi mesi.

PRODUZIONE    
Nel terzo trimestre 2015 perde momentaneamente velocità la ripresa in atto ormai da qualche mese. La maggior parte delle imprese intervistate (58%) ha, infatti, segnalato livelli produttivi stabili rispetto al trimestre precedente, il 12% in miglioramento e il 30% in peggioramento. Il profilo della produzione quindi, pur essendo orientato ad una stabilizzazione, mostra un saldo nelle risposte (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e riduzione nei livelli produttivi) negativo (-17), che arriva dopo una serie continua di trimestri che avevano fatto registrare miglioramenti, anche se di ridotta entità per quanto riguarda la crescita dei volumi prodotti.

Le previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno si mantengono caute e conservative. Il 54% delle imprese del campione prevede un mantenimento degli attuali livelli produttivi anche nel quarto trimestre del 2015, il 25% un loro incremento e il 21% un peggioramento. Il grado di utilizzo medio degli impianti per le imprese analizzate nel terzo trimestre del 2015 è pari all’85%, in lieve contrazione rispetto alla rilevazione precedente (87%).

ORDINI
La dinamica del portafoglio ordini riflette l’andamento della produzione e registra un peggioramento rispetto al trimestre precedente. Il saldo delle risposte è negativo (-28) a fronte del 50% delle imprese del campione che ha mantenuto ordini in linea con la scorsa rilevazione, del 39% che ha visto una loro riduzione e dell’11% che ha segnalato un incremento.

MERCATO DEL LAVORO
Nel terzo trimestre 2015 sono state autorizzare 1.838.043 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale. Il dato riferito al periodo estivo è in contrazione (-51,3%) rispetto al trimestre precedente per motivi stagionali. Guardando all’intero periodo gennaio-settembre 2015 sono state complessivamente autorizzate 15.460.374 ore di cassa integrazione nel comparto industriale, ripartite tra ordinaria (8.826.244 ore, pari al 57,1% delle totale), straordinaria (6.549.763 ore, pari al 42,4%) ed in deroga (84.367 ore, pari allo 0,5%). Rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno complessivamente si è registrata una riduzione del -29,5% delle ore autorizzare nel comparti industriale. Questa contrazione è stata riscontrata, anche se con diversa intensità, con riferimento a tutte e tre le tipologie di cassa integrazione: le ore autorizzate di  cassa ordinaria hanno segnato una riduzione del -10,5 % rispetto allo stesso periodo del 2015, quelle di straordinaria  del -44% e quelle in deroga del -76,5%. (Per maggiori dettagli leggi anche “Andamento Cassa Integrazione Guadagni”. Link per scaricare il file).

MERCATI ESTERI 
I dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al primo semestre 2015 e mostrano in questo intervallo temporale un miglioramento nei flussi commerciali varesini, che è andato intensificandosi nel corso dei mesi.  L’export nel primo semestre del 2015 ha raggiunto 5.055 milioni di euro, valore in aumento del +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le importazioni hanno raggiunto 3.180 milioni di euro, registrando una crescita del +6,8%. Queste dinamiche hanno prodotto un saldo commerciale ancora positivo (+1.875 milioni di euro), ma in contrazione rispetto al primo semestre 2015 (-1,6%).

Tuttavia, durante l’estate i flussi commerciali mondiali hanno registrato un rallentamento che potrebbe avere ricadute anche a livello locale. Ci attendiamo, quindi, una minor dinamicità anche nei flussi commerciali varesini nel trimestre estivo, quanto meno con riferimento ai mercati emergenti che stanno attraversando una fase di decelerazione. Riguarda i mercati di riferimento, crescono nel primo semestre del 2015 le esportazioni  verso  le principali aree avanzate. Verso l’Unione Europea si registra un incremento dell’export del +3,7% rispetto al primo semestre 2015, con un aumento riscontrato verso quasi tutti i paesi principali destinatari delle esportazioni varesine. Anche verso l’America Settentrionale si registra un miglioramento del +9,5%, spinto dalla ripresa in atto nei primi mesi dell’anno negli Stati Uniti. Tra le aree in via di sviluppo si segnalano esportazioni in crescita verso il Medio Oriente (verso cui sono quasi raddoppiati i flussi in uscita), mentre si registra una contrazione degli scambi verso gli altri mercati emergenti, preludio del rallentamento in atto in queste economie. (Per maggiori dettagli leggi anche “Commercio estero varesino”. Link per scaricare il file).

PRINCIPALI SETTORI
Metalmeccanico: la congiuntura delle imprese del settore metalmeccanico segna un rallentamento, dopo aver registrato miglioramenti congiunturali nei tre trimestri precedenti. Il 75% delle imprese intervistate ha segnalato una produzione in linea con il trimestre precedente, il 20% in peggioramento e solo il 5% in miglioramento. Questo rallentamento al momento appare temporaneo, legato al periodo di rilevazione che, includendo i mesi estivi, è per sua stessa natura meno dinamico. Le previsioni per il prossimo trimestre mostrano, infatti, un’evoluzione positiva: il 37% delle imprese metalmeccaniche del campione si attende un ritorno alla crescita nei livelli produttivi, il 38% un loro mantenimento ai valori attuali, il 25% una riduzione. La consistenza del portafoglio ordini all’interno del settore riflette l’andamento della produzione con il 53% delle imprese intervistate con ordini stabili rispetto al trimestre precedente, il 41% in contrazione e solo il 6% in espansione.

Moda: La congiuntura all’interno del settore moda mostra un peggioramento dei livelli di produzione rispetto alla scorsa rilevazione. Nel terzo trimestre del 2015, infatti, il 53% delle imprese intervistate ha dichiarato livelli produttivi in contrazione rispetto al trimestre precedente, a fronte del 14% che non ha rilevato variazioni e del 33% che ha visto una loro crescita. Le previsioni per il prossimo trimestre sono cautelativamente orientate a un mantenimento dei livelli produttivi attuali come dichiarato dall’86% delle imprese intervistate. Tuttavia, il saldo nelle risposte riferite all’andamento del portafoglio ordini appare positivo (+18) e si potrebbe, quindi, registrare nel prossimo trimestre un risultato superiore alle aspettative. Il 50% delle imprese del campione ha, infatti, registrato un incremento negli ordinativi, il 18% una loro stabilizzazione e il 32% una riduzione.

Chimica e farmaceutica: la congiuntura del settore chimico e farmaceutico, dopo aver segnato un risultato positivo nella scorsa rilevazione, registra un peggioramento. Dal punto di vista produttivo il 71% degli imprenditori intervistati ha dichiarato un peggioramento rispetto al trimestre scorso, a fronte del 6% che ha mantenuto gli stessi livelli di produzione e del 23% che ha segnalato un miglioramento. Le previsioni per il prossimo trimestre risentono dei fattori di rischio emersi nello scenario internazionale: il 47% delle imprese del campione si attende un mantenimento della situazione attuale, mentre il restante 53% teme un peggioramento. Il profilo degli ordinativi riflette queste previsioni con il 31% delle imprese intervistate che ha dichiarato ordini stabili rispetto al trimestre precedente,  a fronte del 69% che ha registrato una contrazione.

Gomma e materie plastiche: Nel trimestre estivo si stabilizza la congiuntura all’interno del settore gomma e materie plastiche sotto il profilo produttivo: il 16% delle imprese del campione ha dichiarato una ulteriore crescita nella produzione rispetto al trimestre precedente, il 71% una situazione stabile e il 13% un peggioramento. Le aspettative per il prossimo trimestre sono cautelative e orientate ad un mantenimento dei livelli attuali. Anche l’andamento del portafoglio ordini è stabile per la maggior parte delle imprese intervistate (87%), anche se il 13% segnala qualche difficoltà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2015
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