Lezione dura per la Openjobmetis: pesante ko a Trento

Biancorossi travolti dopo metà partita dalla Dolomiti che gioca di squadra e condanna gli uomini di Moretti, in netta difficoltà. Finisce 89-63, passo indietro per Varese

basket cavaliero varese trento

Le rondini delle scorse settimane non hanno fatto primavera in casa Openjobmetis. La squadra di Moretti, dopo l’ingiustificabile sconfitta di Coppa (per come è maturata) si prende un pugno dritto in faccia sul parquet di Trento, spegnendosi troppo presto contro l’organizzazione, il talento e la grinta della Dolomiti Energia.

Già, la grinta: perdere si può, ma sperare che il cronometro corra più rapido per mettere fine a una partita è una di quelle cose che un tifoso non vorrebbe mai vedere in relazione alla propria squadra. E invece gli ultimi giri di lancette a Trento sono stati piuttosto deprimenti per chi ha Varese nel cuore: padroni di casa avanti di tanto e in pieno controllo, biancorossi in totale anarchia tattica e in completa deriva nel punteggio.

Difficile salvare qualcuno della banda Moretti questa volta: Varese è travolta a rimbalzo e vanifica così gli effetti della zona scelta dal coach per arginare la capacità e la fisicità di Wright come pure l’atletismo di Pascolo. Trento ha il merito di attaccare con pazienza, affidandosi al collettivo e al “passaggio in più” che permette o un tiro aperto da fuori o a un taglio vincente in area. Dalla parte opposta è il contrario: chi ha la palla prova una soluzione che il più delle volte finisce male. La differenza è notevole, e anche il fatturato dei singoli lo rivela: la Dolomiti ne manda cinque in doppia cifra con 20 assist, la Openjobmetis invece ha zero da diversi uomini (Kuksiks, Thompson per primi) e anche quelli in grado di segnare (Galloway e soprattutto Davies) non sono esenti da pecche. Alla fine forse si salva solo il “Gallo”, che per lo meno sa come saltare l’uomo, anche se con il suo possesso di palla il resto dell’attacco si inchioda. E neppure Ukic, in serata negativa, stavolta riesce mai ad accendere la luce. Varese fa un brutto passo indietro: tra sette giorni con Bologna non si può sbagliare.

COLPO D’OCCHIO – La bandiera francese posizionata a centro campo e circondata da bambini e ragazzi, la Marsigliese suonata al posto dell’Inno di Mameli sono il tributo del palasport trentino alle stragi di Parigi. Sugli spalti non c’è il pienone, non mancano diversi tifosi varesini – ultras e non – che hanno fatto rotta sul PalaTrento per provare a sostenere i biancorossi in una trasferta difficile.

PALLA A DUE – Varese è senza il solo Varanauskas: a referto c’è anche Maalik Wayns che tornerà ufficialmente a giocare dopo l’unica presenza alla prima giornata. In quintetto Moretti manda di nuovo Kuksiks nel ruolo di ala piccola, confinando in panchina Thompson. Nella Dolomiti Forray è il play, Pascolo l’ala forte accanto al totem Wright.

LA PARTITA – Avvio piuttosto gustoso di gara a Trento: i padroni di casa partono meglio (10-5) ma Varese, che sceglie subito la zona 2-3, ha pazienza e qualche idea con cui trova un parziale di 10-0 e mette avanti la testa con Faye e Davies. Solo un istante però: Lockett ridà il vantaggio a Trento che trova il controbreak e al 10′ conduce 22-17.
In campo c’è subito una certezza: la squadra di Buscaglia è la dominatrice a rimbalzo e non smetterà mai di prenderne il doppio dei biancorossi. Anche grazie a ciò c’è l’allungo nel secondo quarto dopo il momentaneo -4 di Galloway. Wayns si schianta, Ukic fa poco meglio e Trento se ne va con Pascolo e Sutton. Una fiammata di Cavaliero e Galloway permette agli ospiti di arginare il distacco alla pausa lunga sul 41-32.

Questa volta però il rientro dagli spogliatoi non è troppo brillante per la Openjobmetis, anche se per due volte i biancorossi, con un buon Davies, ritorna a -7. La Dolomiti allora decide che è ora di chiuderla: nuovo break con Sutton e Flaccadori e ancora una volta solo una tripla di Galloway dà qualche speranza (64-51).

IL FINALE – Speranza presto evaporata al ritorno sul parquet: Trento gioca a memoria contro uomo e contro zona, Varese continua ad andare a sbattere e in pochi minuti il distacco inizia a oscillare tra i 20 e i 30 punti. Moretti toglie i titolari, dà minuti di ambientamento a Wayns che però non fa una gran figura collezionando errori e palle perse. Poi nel finale trova due lampi, ma il punteggio non cambia ed è una condanna pesante (89-63).

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Novembre 2015
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