Sacri Monti: un convegno al Castello di Masnago
Presso il Castello di Masnago, sabato 21 novembre alle ore 15.00 si terrà il convegno “Eredità dei Sacri Monti”, presentato da Claudia Tinazzi con Massimo Ferrari, architetti e docenti presso il Politecnico di Milano, curatori della mostra sull’analogo tema attualmente in corso al Castello di Masnago e visitabile fino al 29 novembre.
Interverranno tra gli altri Enrico Bordogna, professore ordinario di Composizione architettonica presso il Politecnico di Milano, Giuseppe Frangi, giornalista e presidente dell’Associazione Giovanni Testori, Antonello Negri, professore ordinario di arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano.
Nell’occasione verrà presentato il catalogo della mostra : “Sacri Monti e altre storie. Architettura come racconto” a cura di Claudia Tinazzi, Rubbettino Editore. La partecipazione è libera e gratuita.
Domenica 29 alle ore 11.00, sarà invece possibile partecipare a una visita guidata alla mostra a cura di Sull’Arte al costo di 5 euro con ingresso ridotto al museo. Per informazioni e prenotazioni: 0332.255473- 0332.820409.
Nel percorso espositivo delle sale del Castello di Masnago si susseguono in un percorso continuo fatto di tappe che partono dalle Vie dei Pellegrini medievali e arrivano ad una Via Crucis realizzata da William Xerra nel 2003, documenti originali, modelli, foto e video appositamente commissionate per la mostra. Imperdibile il video sul Sacro Monte di Varese, girato con un drone, i plastici di tutti i Sacri Monti alpini, i disegni e le foto delle chiese sotterranee di Lalibelà in Etiopia, le incisioni seicentesche dei Sacri Monti di Varallo e di Varese.
I documenti, disegni, mappe, filmati intendono rinnovare la conoscenza e la divulgazione di questo straordinario esempio di costruzione del paesaggio attraverso una interpretazione che parte non solo dalle testimonianze storiche ma anche da nuove interpretazioni fotografiche e testimonianze, scritte e disegnate, di fotografi contemporanei e artisti o architetti del passato prossimo che come Giovanni Testori o Aldo Rossi hanno considerato questi luoghi come fonte inesauribile di studio e di ispirazione. Un allestimento volutamente costruito in materiale povero dialoga con gli spazi del Castello, raccoglie le tracce di queste storie, costruisce delle soste o alcuni punti di vista.
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