“Un cuore più grande della Guerra”: pensieri ed emozioni nei canti di trincea
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio di Presidenza in collaborazione con l’Associazione culturale CET, sarà aperta fino a martedì 17
E’ aperta a Palazzo Pirelli (via F. Filzi, 22 – Milano) fino a martedì 17 (orario da lunedì al giovedì 9-17, venerdì 9-12) la mostra “Un cuore più grande della Guerra”, inaugurata in occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
I 25 pannelli presentano immagini d’epoca e i testi dei più importanti canti dei soldati che hanno affrontato l’esperienza del conflitto, per lo più in trincea. Il tutto accompagnato da approfondimenti storici e artistici, oltre che dagli originali spunti di riflessione che rappresentano la vera novità dell’esposizione col loro soffermarsi sulle parole e i sentimenti.
L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio di Presidenza in collaborazione con l’Associazione culturale CET (Canto e Tradizione), che ha raccolto dal 2005 oltre 300 brani di repertorio, anche grazie alla collaborazione della SAT di Trento.
Il percorso, suggestivo e toccante, scandaglia i canti in lingua italiana, toccando anche alcuni brani della tradizione di altre popolazioni combattenti. E, in un doloroso gioco di collegamento fra tutte le guerre, il percorso del visitatore arriva fino alla storia della piccola Myriam, bambina irachena di Qaraqosh, la principale città cristiana dell’Iraq, sfollata insieme alla famiglia per colpa del Califfato.
Ha lasciato la sua città in pigiama senza poter prendere nulla con sé e oggi è in un campo profughi in Kurdistan. Da lì, qualche mese fa ha condiviso con il mondo, in un’intervista diffusa su Internet, la speranza che la anima e la fede che le permette di non odiare i suoi persecutori.
“Il modo più profondo per capire il dramma della guerra è entrare nel cuore dell’uomo, ultimo baluardo di speranza nell’orrore del conflitto – ha sottolineato il Presidente Cattaneo introducendo i contenuti dell’esposizione – . La celebrazione di oggi, vigilia della festa delle Forze armate cui va il nostro ringraziamento per la loro opera di peace keeping, non vuole essere solo un momento formale ma ci ricorda anche la necessità di tenere viva, nel luogo istituzionale del parlamento lombardo, la consapevolezza dell’importanza delle istituzioni democratiche che si basano sul confronto delle opinioni”.
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