Aria irrespirabile: smog 2,5 volte superiore ai limiti
I dati dello smog nell'aria continuano a crescere e le previsioni non promettono niente di buono. Ecco cosa fare
Codice viola, oltre il rosso. E’ questa la condizione dell’aria che avvolge la provincia, ormai è sempre più satura di inquinanti. Le centraline di Arpa negli ultimi giorni stanno registrando valori spaventosamente alti di smog.
I DATI – Il PM10, il principale indicatore della qualità dell’aria, è ovunque sopra il livello di riferimento massimo di 50 microgrammi per metro cubo. In provincia l’aria relativamente migliore è quella che si respira a Varese, in cui il valore registrato il 3 dicembre è stato di “soli” 80 microgrammi. Scendendo a sud, invece, si entra in una coltre di nebbia e inquinamento con gli indicatori che schizzano verso l’alto: 101 a Saronno, 111 a Busto Arsizio e addirittura 126 a Gallarate, 2 volte e mezza il limite.
LE PREVISIONI – Il rischio per i prossimi giorni è che la situazione peggiori ulteriormente. Il meteo non promette grandi cambiamenti e le polveri nell’aria corrono il concreto rischio di continuare ad aumentare, rendendo l’aria totalmente irrespirabile. A Gallarate si è passati dai 55 microgrammi del 30 novembre ai 126 del 3 dicembre, stesso andamento per Busto dove gli inquinanti sono cresciuti di 57 microgrammi in soli tre giorni.
EFFETTI E PRECAUZIONI – Un’aria così inquinata richiede contromisure, specialmente per le fasce più deboli della popolazione come bambini o anziani. Nelle zone prealpine -quelle in cui ad oggi i livelli sono compresi tra i 50 e i 100 microgrammi- il consiglio degli esperti è quello di programmare eventuali attività sportive all’aperto nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero prima delle 8 del mattino o nel primo pomeriggio (dalle 14 alle 16). Anche gli ambienti chiusi dovrebbero essere arieggiati in queste fasce orarie. Negli altri territori, dove la concentrazione è più alta, si sconsigliano le attività all’aperto, specialmente se prolungate.
COSA FARE – Sebbene la situazione sia critica, al momento non risultano ordinanze comunali. Per ridurre l’incremento dello smog, comunque, importante è ridurre gli spostamenti in auto e abbassare i riscaldamenti. Tutto questo oltre a sperare nell’arrivo del vento o della pioggia che ormai manca dallo scorso 28 ottobre.
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Dal 1996 ci sono in essere delle #direttiveeuropee che obbligano i #governiregionali ad un rigido controllo dei valori di #inquinamento #acustico,delle #acque e dell’#aria.
IN regione #LOMBARDIA detti livelli sono costantemente #superati senza nessun intervento delle autorità regionali e senza una sufficiente pianificazione per la #tuteladellasalute #pubblica e del #cittadino .
#thinktankzonafranca ha chiesto in varie occasioni un deciso intervento da parte degli #organipreposti ma senza ottenere il positivo riscontro.
Pianificare significa attuare una politica per convertire impianti di riscaldamento obsoleti,significa investire in energie pulite ed innovative e significa defiscalizzare (premiare) i condomini che producono ed usano energie innovative.
Siamo consapevoli che per i governi regionali coinvolti e per le lobbies comunali, le innovazioni capaci di cambiare radicalmente il business delle#energie hanno un impatto più lieve rispetto a ciò che dona il potere delle #multinazionali #ENEL in testa.
#arianuova #ariafresca #pulizia
Uno che scrive (anche cose giuste) infarcendo il testo di hashtag è assolutamente illeggibile.