“Dopo 10 anni di lavoro diventiamo una smart city ecologica”
Bilancio di fine anno per l'amministrazione: "Abbiamo fatto sempre di più nonostante risorse sempre minori impostando un lavoro che accompagnerà anche il prossimo sindaco"
«Non è ancora il momento di consuntivi o nostalgie, ma è il momento di confermare che i prossimi mesi saranno caratterizzati dalla concretezza, dal pragmatismo e dallo spirito spirito positivo che ha caratterizzato fino ad oggi». Gigi Farioli traccia così il bilancio di questo anno di attività, l’ultimo che lo vedrà dopo 10 anni nel ruolo di Primo Cittadino di Busto Arsizio.
Il sindaco non nega che «i prossimi mesi potrebbero essere condizionati dalla campagna elettorale» ma assicura che «l’amministrazione terrà la barra dritta, come sempre». Farioli rivendica prima di tutto le grandi manovre per tenere basse le tasse: «anche nel 2015 abbiamo tagliato di 500.000 euro la spesa corrente, non andando però a diminuire i servizi». Ma oltre a questo «abbiamo impostato un vasto lavoro che ci porterà a diventare una smart city che rispetta l’ambiente» e che avrà «nelle azioni previste dal piano per l’energia sostenibile il suo cuore». Il provvedimento che prevede un taglio del 20% delle emissioni di inquinanti entro il 2020 «sarà anche un’eredità che lascerò a chi verrà dopo di me».
Ma sul dopo Farioli l’incertezza è ancora tanta. In questi anni «la cosa di cui vado più orgoglioso è quella di aver impostato un metodo di lavoro -confida il sindaco- e spero che questo lavoro venga raccolto anche dal mio successore». Anche sul suo ruolo non si sbilancia dal momento che «non voglio né sopravvalutare né sottovalutare la mia figura» che indica in quella di un «visionario e pragmatico direttore d’orchestra». Un direttore che sta «preparando un manifesto per la città che sogno da qui al 2020» e se ci sarà una proposta in linea con questo «io sono pronto ad essere protagonista».
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