La fonte delle chiacchiere diventa la casa del Bambino

Un tempo abitati dalle donne del paese, oggi i lavatoi hanno ritrovato una nuova vita. Da refrigerio estivo a luogo della Natività

presepi orino dicembre 2015

Un tempo sarebbe stato, oltre che impossibile, anche inopportuno: il presepe è il presepe, e il lavatoio serve alle donne del paese: mischiare il sacro col profano avrebbe sortito l’effetto di un incidente diplomatico fra Stato e Chiesa.

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Lavatoi e presepi 4 di 7

Ma da quando anche l’ultima delle lavandaie s’è fatta conquistare dalla comodità – a dire il vero neppure da troppi anni – i lavatoi dei paesi sono rimasti per la maggiore esempi di “archeologia dell’economia domestica”.

Sono le tante casette con vasche più o meno piene, più o meno in pietra, coi coppi e le travi a vista che portano refrigerio d’estate, con acqua sempre fresca e temperature che solo le chiese possono eguagliare, ma d’inverno restano sole costruzioni incapaci di assolvere quel ruolo sociale di un tempo.

Era lo sfogatoio pubblico durante i lunghi bucati fatti di ricordi in bianco e nero e poche frasi pronunciate in dialetto, con la coda dell’occhio rivolta all’incrocio per veder chi passa: fucina di pulito al profumo di Marsiglia, ma anche centro nevralgico del pettegolezzo di paese.

Altro che facebook, perché, per dirla con De Andrè, è risaputo che “una notizia un po’ originale/non ha bisogno di alcun giornale/come una freccia dall’arco scocca/vola veloce di bocca in bocca”.

Un passato forse scomparso, sul piano delle chiacchiere.
Ma non tutto è perduto, almeno sul versante della tradizione.
A Orino, infatti, da giorni si possono ammirare due presepi realizzati in altrettanti lavatoi da una delle associazioni del paese, Il Tiglio.

Un presepe è stato posto in piazzetta Rossi, poco distante dal municipio. L’altro campeggia in via della Rocca.

Tutto grazie alla fantasia e al lavoro di taglio e ritaglio delle forme in legno con le sembianze umane che formano la Natività, accompagnate da luci e rami di pino.
Come dire: il lavatoio è di nuovo casa.

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Pubblicato il 21 Dicembre 2015
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