La Lega di Gallarate dà l’addio ad Antonio Cisari, “l’uomo dei gazebo”

Aveva iniziato a militare nel Carroccio negli anni Ottanta, era una delle colonne portanti della sezione gallaratese. "La sua seconda casa"

Antonio Cisari

Era il più fedele dei militanti della Lega di Gallarate. «Uno dei mili-pochi»: così scherzava Antonio Cisari, morto venerdì alla vigilia del suo 78esimo compleanno. Nato il 20 dicembre 1937 all’Asmara, allora Africa Orientale Italiana, era conosciutissimo per la sua militanza fedelissima e onnipresente. “Guardiano” della sezione leghista a Cedrate, ma anche sempre in prima fila quando ci si doveva rimboccare la maniche. È morto dopo due giorni in rianimazione, dopo essersi sentito male nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.

«Era il factotum organizzativo per i gazebo» lo ricorda Silvio Faresin, uno dei militanti della sezione gallaratese. «Chiedeva i permessi, aveva il furgone con cui portava in giro il gazebo. Se non c’era l’Antonio il gazebo non si faceva». Era tesserato da più di vent’anni e amava appunto definirsi «uno dei mili-pochi», sempre rimasto attivo tra gli alti e bassi della Lega gallaratese. Attivissimo nella “strana” campagna elettorale del 2011 (quella con la Lega che sfidava la corazzata-PdL), era ovviamente in attesa delle elezioni 2016, quando si tornerà a votare a Gallarate. «Non vedeva l’ora».

«Mai mula tegn dur, diceva sempre: teneva in ordine la sezione, che era un po’ la sua seconda casa (l’ha riordinata l’ultima volta mercoledì mattina, dopo la festa natalizia di martedì sera). Una vera colonna portante», lo ricorda ancora Faresin, insieme al segretario cittadino Andrea Zibetti e ad Andrea Cassani. Era appassionato di sport, giocatore di calcetto prima, poi si era dedicato al gioco delle bocce (frequentava le bocciofile cittadine, tra cui quella della Figli del Lavoro, vedi qui). Suonava anche l’armonica e in molti lo ricordano “esibirsi” sui pullman nelle trasferte al raduno di Pontida o per manifestazioni (compresa quella volta del maxi-bandierone, vedi qui).

I funerali si terranno lunedì 21 dicembre presso la chiesa di Cascinetta (via Pegoraro-Piazza don Labria) alle ore 13.45.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 19 Dicembre 2015
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