Moplen: “Vogliamo portare la nostra musica in tutta Italia”

La band di Padova è in gara al concorso per band emergenti. Si esibirà stasera, sabato 12 dicembre, alle Cantine Coopuf

I Moplen arrivano da Padova e già al primo incontro virtuale, con il video-clip del singolo “Buongiorno”, fanno capire le loro intenzioni. Sound pop, testi in italiano, volti sorridenti. Nati nel 2013, su iniziativa di Max, Michele e Ale, la formazione si completa nel 2014 con l’arrivo di Digi e Jesse. A Va sul Palco saranno tra i concorrenti della prima serata, quella di sabato 12 dicembre, alle Cantine Coopuf (Via De Cristoforis 5, ingresso libero).

Il nome della band è particolare: “L’idea ci è stata data da un amico e ci è piaciuta fin da subito per l’impatto immediato e il rimando al mitico Carosello” – spiegano -. “Siamo nati come progetto new wave con testi in inglese, ma con la formazione definitiva e l’apporto di ogni componente alla composizione dei brani è nato un sound decisamente più pop, con testi in italiano”.

All’attivo i Moplen hanno un Ep, il cui release è stato fatto a marzo di quest’anno ed è registrato allo Studio 2 di Padova, al MAME club della loro città, in apertura a l’Orso. I loro punti di riferimento musicali spaziano tra Ex Otago, i Cani, Skiantos, Elio, Strokes, Bugo, Brunori SAS.

Per loro è la prima volta sul palco varesino ma in passato hanno avuto soddisfazioni da altri concorsi: “Abbiamo partecipato e vinto il RISE festival di Padova, il cui premio ci ha permesso di registrare l’EP, e siamo arrivati in finale dell’Indiepolitana contest di Fano (PE) suonando insieme ad altro gruppi, in apertura agli Ex otago”.

Va sul Palco sarà l’occasione per rimettersi in gioco: “Siamo sempre felicissimi di poter suonare: per noi è un momento magico condividere la musica con gli altri e sul palco cerchiamo di esprimere questa passione con sincerità e spontaneità. Vogliamo portare lo spirito Moplen in tutta Italia e Va sul palco è un’occasione super: daremo il massimo e speriamo di arrivare in finale”.

Cosa pensano della situazione della musica in Italia e degli spazi per band emergenti? “Diventa sempre più difficile trovare occasioni per artisti emergenti di farsi notare. Credo sia dovuto, da una parte, ad un mercato musicale “incartapecorito”, dall’altra alla reticenza da parte del pubblico italiano ad interessarsi a qualsiasi cosa non sia suggerita dal mercato stesso o esca dai parametri estetici da esso dettati. È un serpente che si mangia la coda: c’è bisogno di qualcosa che smuova questo impasse. Noi, come moltissimi nostri amici e colleghi, ci proviamo!”.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Dicembre 2015
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