I lavori alla scuola? “Non erano inutili, pronto un esposto”

La giunta attuale accusa gli ex amministratori di aver voluto un progetto inutile e di aver sprecato soldi pubblici. Ma adesso è l'opposizione ad attaccare

I lavori nella scuola del Milite Ignoto

Non ci stanno ad essere accusati: gli ex assessori ed amministratori di Casorate Sempione contrattaccano e sulla vicenda dei lavori alla scuola elementare preparano un contro-esposto. Se l’attuale giunta prepara una segnalazione alla Corte dei Conti (ipotesi: l’intervento di messa in sicurezza è stato uno spreco da oltre 100mila euro), l’opposizione invece ha inviato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e valuta querele.

La questione è aperta dal 2014, quando nella scuola Milite Ignoto – un edificio storico vecchio di un secolo – si aprirono alcune crepe. «Allora, con la scuola evacuata e dichiarata inagibile dai vigili del fuoco, ci preoccupammo di trovare una soluzione che consentisse la continuità scolastica» ricorda Dino Colella, ex assessore ai lavori pubblici.  Per questo furono montati i ponteggi, fortemente contestati dall’allora opposizione (oggi maggioranza di centrodestra con il sindaco Dimitri Cassani).

L’amministrazione di centrosinistra di Giuseppina Quadrio preparò un progetto, che fu diviso in lotti e prevedeva la prima fase nell’ala Est dell’edificio, vicino alla mensa, il tutto sulla base di una perizia firmata dall’ingegner Anania. Con il cambio di amministrazione, l’intervento sulla scuola è stato “ribaltato”: «Hanno svuotato il progetto originario e hanno spostato l’intervento a Ovest, in quell’ala dove ora dicono che non erano necessarie opere di messa in sicurezza». Questo è il centro della denuncia della maggioranza attuale, a cui il centrosinistra contrappone però le perizie realizzate nell’arco di un anno e mezzo: «L’ingegner Battioni, nominato da loro, con la sua verifica ha confermato in tutto la perizia fatta dall’ingegner Anania, aumentando anzi anche le necessità d’intervento, non solo alla soletta superiore, ma anche a quella inferiore e le fondazione, per due milioni» continua Roberto Rosini, segretario del Pd locale.

E qui la difesa degli ex amministratori di centrosinistra si trasforma in esplicita accusa al centrodestra guidato da Dimitri Cassani. Secondo l’attuale opposizione (che comprende anche l’indipendente di centrodestra Gianluigi Poli) il 27 novembre la giunta ha indicato l’ingegner Palazzi come nuovo tecnico di riferimento, al 1° dicembre viene fatto l’affidamento delle opere all’impresa, «che pure aveva espresso alcune riserve» sul progetto. Il 11-12 vengono consegnati i lavori, ma solo due giorni dopo c’è una sospensione. Passano pochi giorni e il cantiere riparte, ma con una variante significativa: «Stavolta non sull’ala Est come previsto da noi, ma sull’ala ovest. Come hanno potuto fare tutto in una settimana?». La conclusione: «Hanno deciso di intervenire sull’ala Ovest perché consente di togliere i ponteggi, per una questione di immagine» dice l’ex assessore all’urbanistica Marco Grasso. «La Variante espone a rischio di contenziosi e ricorsi con altre imprese, che si sono sentite escluse dalle richieste iniziali del bando». Di qui l’esposto all’ANAC, per presunte violazioni delle norme del codice degli appalti, in particolare quelle su Variante in corso d’opera.

Il centrosinistra ritiene che le accuse portate su stampa e social possano essere considerate illazioni. Secondo Marco Grasso si è voluto «insinuare la nostra capacità di incidere sulla valutazione da parte di tutti, partendo dalle segnalazioni di bidelli e insegnanti, alla dirigente scolastica, ai dipendenti comunali, fino ai dirigenti dei vigili del fuoco di Somma e di Varese». E di più: in particolare alcuni commenti sui social arrivano al punto di «insinuare la concussione»: «è inaccettabile, una superficialità di cui siamo stufi». Querele in vista? «Diamo in mano all’avvocato, valuterà» conclude Tiziano Marson.

Secondo l’opposizione, l’amministrazione comunale non ha una prospettiva precisa sulla scuola e sul suo destino («la definivano “brutta e vecchia”, adesso dicono che è perfettamente sicura») e naviga a vista. «Noi avevamo i progetti pronti, sapevamo cosa fare: sistemazione della scuola e delle aree pubbliche circostanti, a differenza loro che non sanno cosa farne» sintetizza ancora Marco Grasso. Mentre l’ex assessore al bilancio Alessandro De Felice chiede invece che l’amministrazione  si preoccupi «di mantenere il contributo regionale per la Milite Ignoto di 127.000 già acquisito, libero dal patto, che quindi consentirebbe di liberare altre risorse correnti».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Gennaio 2016
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