Le foto in provincia e il sogno di un reportage in Pakistan. La storia di Jabran Azam

Una passione per la fotografia sbocciata guardando ore ed ore di documentari della National Geographic, l’amore per la montagna e il sogno di realizzare un reportage sul suo Pakistan visto attraverso l’obiettivo di chi ama la propria terra.

Jabran Azam ha 25 anni, vive a Valdarno, piccola frazione del paese di Albizzate, ed uno dei maggiori contributori fotografici della comunità di Varesenews.

Ha preso in mano la macchina fotografica per la prima volta nella agosto del 2014 e di li a poco ha cominciato a scattare: tramonti, paesaggi e montagne ma soprattutto gli angoli più scenografici della nostra provincia, dalle sponde di Cazzago Brabbia al Campo dei Fiori.

Quindi tutto è partito dalla National Geographic?

Si, ho sempre guardato tantissimi documentari fino a che mi sono convinto a prendere anch’io una macchina fotografica. Sono partito da una d300 della Nikon, l’ho tenuta sei mesi per fare pratica poi sono passato ad una d5300

Quali sono i luoghi che preferisci fotografare?

Le zone che mi piacciono di più sono il Campo dei fiori e il lago a Cazzago Brabbia e Ispra oppure, se posso allontanarmi un po’ di più amo, l’alpe Devero. In generale, grazie alla fotografia, ho imparato ad amare la montagna. Ho fatto viaggi anche lunghissimi solo per uno scatto in quota all’alba. Ultimamente mi sto cimentando nelle foto notturne al cielo stellato.

Come hai imparato a fotografare?

Inizialmente tutto su internet. Ho cominciato a seguire tutorial, a leggere blog e siti che mi hanno insegnato le basi. Poi ho cominciato a frequentare un corso al mio fotoclub, La Focale di Buguggiate, che mi sta insegnando davvero molto. Credevo di aver appreso molto bene sul web ma questo corso mi ha aperto gli occhi su quante cose ancora devo imparare.

Cosa fai nella vita, oltre alla fotografia?

Lavoro a Brunello in una ditta metalmeccanica su macchine a controllo numerico. Ci lavoro da tre anni. Poi viaggio molto, soprattutto all’alba, per imprimere nella mia macchina fotografica i colori migliori.

Dove sei nato Jabran?

Sono nato in Pakistan, ma vivo in Italia da quando avevo 12 anni. La mia terra, però, mi è rimasta nel cuore: oggi sono praticamente italiano ma non posso dimenticare le mie origini. Infatti mi piacerebbe riuscire a tornare in Pakistan per realizzare un reportage fotografico.

Qualche giorno fa sulla tua pagina Facebook hai condiviso un album con alcune fotografie di un Pakistan un po’ diverso da come ce lo immaginiamo, con attori cinematografici, giovani alla moda, luoghi di svago. Puoi spiegarci di cosa si tratta?

Si tratta esattamente di quello che mi piacerebbe fare con la mia macchina fotografica se dovessi riuscire ad organizzare un viaggio in Pakistan. Vivendo qua mi sono reso conto che in Italia siamo solito pensare al Pakistan come un paese povero e sottosviluppato. In tutte le fotografie del mio paese si vedono solamente povertà e conflitti. Ma la mia terra, per come l’ho vista io, è molto altro. Per questo sogno di realizzare un reportage fra la bellezza delle sue montagne, fra i colori dei suoi paesaggi e gli angoli più belli delle sue città. Chissà se un giorno riuscirò a permettermelo.

Qual è la cosa più folle che hai fatto per una foto?

Ne ho fatte tante, una volta io e un mio amico siamo partiti alle 2 di notte per arrivare in val Clarée, in Francia, in tempo per fotografare l’alba ghiacciata tra le montagne. Diciamo che in questi mesi da fotografo ho preso molto molto freddo, ma spero di aver regalato delle belle immagini a tutti.