Nuovi sponsor, card e negozio online: il Varese prepara il budget futuro

«Come farà l’anno prossimo il Varese Calcio a sostenere le spese di una Serie D di vertice?». Di questi tempi, con la formazione biancorossa lanciatissima in testa al campionato di Eccellenza (45 punti in 17 partite, 15 lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici) è questa la domanda ricorrente quando si tocca l’argomento pallone in città.

Una domanda legittima e comprensibile, alla luce di come è andato a finire il “vecchio” Varese 1910 che – giova ricordarlo – non è collegato (se non per la continuità storica) con il nuovo club presieduto da Gabriele Ciavarrella.

La questione sul futuro è ovviamente già all’ordine del giorno in queste settimane per i vertici della società; anche per questo nella serata di lunedì 25 gennaio una cinquantina tra sponsor, soci, consorziati e dirigenti si sono dati appuntamento a Gazzada per parlare di alcune novità e fare il punto della situazione.

Due le iniziative presentate ufficialmente, come spiega il vicepresidente Piero Galparoli. «Abbiamo dato il via all’accordo con la cash card Lyoness e “tagliato il nastro” virtualmente al nuovo negozio online del Varese Calcio. L’accordo con Lyoness, marchio attivo a livello internazionale, permette di fornire ai nostri abbonati un’unica tessera che vale sia come abbonamento allo stadio, sia come titolo per ottenere una serie di sconti in negozi e attività convenzionate (compresi diversi grandi marchi). Ma il risvolto più interessante è che Lyoness riconoscerà al Varese una percentuale sugli acquisti fatti attraverso la card e così, accanto alla comodità, aggiungiamo un ritorno economico al club».

Anche il sito va oltre la semplice vetrina, con possibilità di acquisto, dei prodotti ufficiali griffati Macron e degli oggetti del merchandising biancorosso. «Nel nostro e-store – prosegue Galparoli – sono state inserite alcune pagine apposite in cui gli sponsor e i consorziati possono mettere in vendita i propri prodotti. Un servizio speciale a quelle aziende che hanno scelto di starci vicino».

Ma, tornando alla domanda iniziale, Galparoli spiega: «Io credo che iscrivere la squadra e tracciare il budget per la prossima stagione sarà più semplice rispetto a quest’anno. L’estate scorsa partivamo da zero, non avevamo una distinta precisa dei costi a cui andavamo incontro e inoltre siamo partiti pagando un’iscrizione una tantum per ripartire dall’Eccellenza che in tutto è costata circa 120 mila euro».

Galparoli non parla di quali siano le cifre su cui sta ragionando la dirigenza, ma è opinione comune che per affrontare una Serie D di alto livello, con il tentativo di dare l’assalto immediato alla Lega Pro, servano tra gli 800mila euro e il milione. «Per il momento non voglio entrare nei numeri – conferma il vicepresidente – ma mi piace sottolineare come sempre nuove realtà del territorio ci abbiano avvicinato, una volta vista la solidità della società e la bontà del progetto sportivo. I marchi “Life”, “Gagà” ed “Econord” sono sotto gli occhi di tutti, stampati sulle maglie, ma a questi e ai vari Tigros, Happy Dog e Sunrise Media se ne stanno aggiungendo altri. Quali? Bastino due nomi di giganti: Vibram e Openjobmetis».