A Busto non si affitta agli stranieri?

Un gruppo di genitori italiani sta aiutando una famiglia straniera con 4 figli sfrattata ma nessuno vuole affittare loro un appartamento. L'appello ai proprietari: "Serve una casa, sono brave persone"

festa stranieri busto arsizio

Elisabetta Milazzo, Paola Gandini, Sara Tosi sono tre mamme che, da qualche mese, si sono prese l’impegno di aiutare una famiglia di stranieri che, con quattro bambini, compagni di classe dei loro figli, è in cerca di un lavoro e di un alloggio a Busto Arsizio. Hanno scritto una lettera appello per chiedere ai propri concittadini un aiuto per questo nucleo familiare.

Abbiamo preso questo impegno perché i genitori sono brave persone, in regola con i documenti, ma purtroppo disoccupati da tempo, e sfrattati dall’appartamento in cui hanno vissuto finora. Ci siamo rivolti, insieme a loro, a vari enti ed istituzioni: la scuola, la parrocchia, l’Assessorato ai servizi sociali, che ci hanno dedicato tempo ed attenzione, hanno ottenuto un rinvio, ma niente altro.

Abbiamo allora deciso di impegnarci in prima persona, aiutando il capofamiglia a compilare un Curriculum Vitae, accompagnandolo a varie agenzie interinali, piuttosto che in ditte, aziende, garage, ecc ecc. Ma i tempi, lo sappiamo, sono duri per tutti, e le uniche opportunità sono stati lavori occasionali retribuiti con voucher.

Abbiamo intanto risposto agli annunci di agenzie immobiliari per trovar loro un trilocale, in prossimità della zona di residenza attuale, per facilitare la frequenza della scuola da parte dei bambini.

Ed ecco il motivo della nostra lettera: ciò che ci ha più sconcertati in questa ricerca infatti è che la presenza di garanti italiani (con redditi sicuri) e la conoscenza a volte diretta dei proprietari, non sono bastati per poter affittare l’appartamento, sempre vuoto e subito disponibile, a prezzo di mercato.

Agenti immobiliari molto professionali e gentili, dopo aver saputo che la famiglia è straniera, si sono affrettati ad informarci che i proprietari degli appartamenti, a volte di intere palazzine, avrebbero negato l’affitto. Che dire?

Eppure siamo convinti che ci siano persone disponibili, che danno fiducia al prossimo e, non rinunciando al legittimo guadagno, non si tirano indietro nel dare una possibilità a chi ha scelto l’Italia e Busto Arsizio come terra di possibilità di riscatto da guerra e povertà.

Lanciamo allora un appello a chiunque abbia un appartamento ed è disponibile ad affittarlo (l’indirizzo di posta elettronica al quale scrivere è terradiriscatto@gmail.com), e all’Assessorato ai Servizi Sociali affinché intervenga per risolvere una questione tanto urgente.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2016
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