Diminuiscono le sofferenze per la Commercio e industria
Approvato il bilancio dal cda. Le sofferenze nel 2015 ammontano a 334,8 milioni, contro i 372,1 milioni dello scorso anno
Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare Commercio e Industria spa (Gruppo Ubi Banca) ha approvato il bilancio che ha fatto registrare un utile netto di 34,7 milioni di euro ( 35,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le rettifiche nette di valore per deterioramento crediti sono diminuite del 3,0% attestandosi a 58,4 milioni rispetto a 60,3 milioni del 2014, definendo il costo del credito allo 0,65% (0,72% nel 2014). Gli oneri operativi confermano un’attenta gestione delle componenti di spesa, attestandosi a 224,7 milioni rispetto ai 230,8 milioni del 2014 (-2,6%). Tale risultato è stato ottenuto nonostante i contributi per il Fondo nazionale di risoluzione.
«Incremento degli impieghi alla clientela, crescita della ricchezza finanziaria e stabilità degli utili, sintetizzano un bilancio 2015 che consideriamo molto soddisfacente e che riflette il contributo e la capacità professionale di tutti i dipendenti. È evidente la tradizionale attenzione verso le esigenze di imprese e famiglie ma anche la fiducia che la Banca riscuote dai propri clienti – ha dichiarato il presidente Alberto Barcella (foto di Bergamonews) -. Il risultato è stato ottenuto in un contesto di debolezza del quadro economico nazionale e internazionale e nonostante gli oneri che la banca ha sostenuto per il Fondo nazionale di risoluzione».
Gestione economica
Nel 2015, la gestione operativa ha evidenziato un risultato di € 109,7 milioni (€ 122,3 milioni nel 2014). In dettaglio, i proventi operativi si sono attestati a 334,4 milioni di euro rispetto a 353,1 milioni nel 2014. Il risultato riflette il calo del margine d’interesse, causato dalla sensibile diminuzione dell’Euribor; (la media annua dell’Euribor a 1 mese è scesa da 0,13% del 2014 a -0,07% del 2015), e il minore apporto commissionale derivante dal collocamento di prestiti obbligazionari di Ubi Banca che ha impattato sulle commissioni nette. A parziale bilanciamento, le “altre commissioni” crescono dell’1,9% a 152,1 milioni ( 149,3 milioni nel 2014)
Dati patrimoniali
Al 31 dicembre 2015 gli impieghi complessivi alla clientela sono aumentati del 6,4%, rispetto alle consistenze di fine anno 2014, registrando un valore di 8,96 miliardi.
L’erogato nel medio e lungo termine è aumentato del 46% attestandosi a 1.396,0 milioni rispetto a 956,4 milioni al 31/12/2014. In dettaglio l’erogato alle famiglie è aumentato del 35% passando da 309,9 milioni al 31/12/2014 a 417,4 milioni al 31/12/2015 mentre l’erogato alle imprese è aumentato del 51% passando da 646,5 milioni al 31/12/2014 a 978.6 milioni al 31/12/2015.
Al 31 dicembre 2015 il totale della ricchezza finanziaria, escluse le controparti istituzionali, è pari a 17,32 miliardi, in aumento rispetto alle consistenze di fine anno 2014 (+2,9%). Sempre rispetto al 31/12/2014, la raccolta diretta da clientela, esclusi i prestiti obbligazionari infragruppo, cresce del 4,5% a 6,24 miliardi; il risparmio gestito si attesta a 4,47 miliardi (+11,2%) e la raccolta assicurativa è pari a 1,32 miliardi (+ 20,5%).
A fine 2015 le sofferenze nette si riducono su base annua attestandosi a 334,8 milioni, contro 372,1 milioni del 31 dicembre 2014; l’incidenza sul totale crediti a clientela risulta pari a 3,74%, contro il 4,42% del 2014. Anche il flusso dei crediti passati a sofferenza è in riduzione.
Il patrimonio, al netto dell’utile di periodo, è risultato pari a 1.172 milioni. Il rapporto tra il capitale primario di Classe 1 e le attività di rischio ponderate (Cet1 capital ratio) si è attestato al 17,73%, confermando la solidità patrimoniale dell’Istituto.
La Banca Popolare Commercio e Industria conta 7 direzioni territoriali, 196 filiali retail, 9 filiali dedicate al pegno, 7 private & corporate unity. Il personale risulta composto da 1.559 dipendenti effettivi.
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