Grandissimo entusiasmo per il Concerto di Sant’Agnese

L'evento, organizzato dalla Parrocchia S.Agnese con il sostegno del Comune di Somma Lombardo, è ormai una grande classico della Stagione Itinerari Musicali del Varesotto

concerto sant'agnese

In occasione delle celebrazioni per la festa di S.Agnese presso la basilica a Somma Lombardo si è tenuto il tradizionale concerto eseguito del coro e orchestra sinfonica Amadeus diretti dal maestro Marco Raimondi.

L’evento, organizzato dalla Parrocchia S.Agnese con il sostegno del Comune di Somma Lombardo, è ormai una grande classico della Stagione Itinerari Musicali del Varesotto, sostenuta dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e patrocinata dalla Provincia di Varese.

Presenti le autorità nelle persone del Sindaco Stefano Bellaria e dell’Assessore alla cultura Raffaella Norcini. Un appuntamento fisso per i cultori della grande classica e gli appassionati di musica sacra in particolare, dato che da anni il Maestro Marco Raimondi e il Prevosto Don  Franco Gallivanone ne hanno fatto una vera e propria “prima”, proponendo i più grandi capolavori della musica corale e sinfonica. Basti pensare alle proposte degli ultimi anni per rendersi conto: dalla IX Sinfonia di Beethoven alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, dalla Messe Solennelle di Rossini al Te Deum di Charpentier, dalla Nelson Messe di Haydn alla Messa dell’Incoronazione di Mozart, dal Gloria di Vivaldi alla Missa Solemnis di Cherubini e molti altri.

Tra tutti i compositori proposti, uno mancava finora all’appello, quel Johann Sebastian Bach di cui quest’anno è stato proposto il Magnificat BWV243, nella revisione di Lipsia, l’opera probabilmente più bella e più “ispirata” al divino, come ha avuto modo di sottolineare un commosso Don Franco.

E quale occasione migliore del Giubileo della Misericordia, lanciato da papa Francesco lo scorso 8 Dicembre, per proporre quest’opera densa di slancio e gioia misti a estasi e contemplazione? Un Bach che sorprende ed entusiasma anche chi non lo ama: per la straordinaria brillantezza delle fughe con i 41 ingressi del coro sull’”Omnes generationes”, tante quante sono state le generazioni da Abramo a Gesù, oppure la commozione del “Misericordia ejus”, con il pianto contrito del contralto. Un’opera complessa, sintesi perfetta tra la commiserazione delle “passioni” e l’imponenza della grande Messa in Si minore.

Un’opera difficile da rendere che gli interpreti hanno però saputo esprimere con una levità e una magia che ha tenuto il grande pubblico – metà era in piedi tanto la chiesa era stracolma – in religioso silenzio per oltre due ore.

Orchestra impeccabile, coro aggressivo e solisti raffinati, tra cui un insuperabile Marino Bedetti all’oboe. Don Franco ha raccontato la misericordia contenuta in ogni brano e Marco Raimondi, direttore capace di mettere ciascuno a proprio agio, ha accarezzato il pubblico con un fraseggio unico: un’alta pagina di grande musica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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