I monumenti restaurati vivono nelle foto di Marco Introini al Maga

Una mostra al Maga ritrae alcuni dei lavori di restauro più recenti dell'impresa Gasparoli Srl, dalla Galleria Vittorio Emanuele alla Villa Reale di Monza

mostra Ritratti di monumenti Maga

Raccontare i monumenti che danno vita alle nostre città, emozionare chi li osserva negli scatti del fotografo. Vuole essere questo e molto altro la mostra “Ritratti di monumenti” inaugurata sabato 20 febbraio al museo Maga di Gallarate.

Galleria fotografica

Mostra Ritratti di monumenti Maga 4 di 19

IL FOTOGRAFO – Nei trenta ritratti del fotografo Marco Introini ci sono diversi monumenti – dalla Galleria Vittorio Emanuele all’oratorio Visconteo di Albizzate – restaurati negli ultimi anni dall’impresa gallaratese Gasparoli Srl. «Questo lavoro è il frutto dell’incontro fra i temi che come fotografo mi interessano – spiega l’artista – e una committenza che mi ha lasciato libero di esprimermi con la mia arte. Il monumento non è qualcosa da chiudere in una bacheca, ma un elemento generatore per le nostre città. Non è un ricordo, ma una memoria che va sempre aggiornata e riempita di significato, proprio come quella di un computer».

I RESTAURATORI – Negli scatti di Introini, quindi, non c’è solo il momento conclusivo di un lavoro di restauro, ma si legge il risultato di un lavoro di squadra che i restauratori della Gasparoli Srl portano avanti da decenni. «Queste foto – spiega l’architetto Paolo Gasparoli – non sono semplicemente una raccolta dei nostri lavori più recenti, ma sono uno strumento di conoscenza che mettiamo a disposizione del pubblico. Vogliamo emozionare le persone che vedranno questi ritratti, ma anche lanciare un messaggio sul restauro, il campo in cui siamo specializzati. Troppo spesso, quasi sempre, siamo chiamati a intervenire su monumenti  strutture ormai fortemente compromesse. La sfida deve essere invece quella delle prevenzione e della valorizzazione del nostro patrimonio».

IL MUSEO – La mostra – che vede riunite «tre eccellenze gallaratesi», come ha la definite l’assessore alla Cultura Sebastiano Nicosia – è la prima che il Maga ospita dopo quella dedicata a Missoni. «Siamo ripartiti dalla modernità – spiega la direttrice del museo Emma Zanella – affiancata alla storia. In contemporanea abbiamo infatti allestito la mostra “Un realismo dialettico, pittura italiana fra il 1919 e il 1970“, con opere della collezione Maga.

LA MOSTRA – Fotografare i processi evolutivi urbani è una pratica che ha sempre accompagnato l’attività di Marco Introini e costituisce strumento originale per una riflessione sull’architettura e sulla città. La volontà di documentare il gesto conservativo e artistico del restauro diventa occasione per creare opere d’arte capaci di raccontare la storia e la cura del patrimonio con immagini di grande intensità artistica.
La cifra più caratteristica delle fotografie di Marco Introini sta nella luce nitida che avvolge le architetture ritratte e porta alla celebrazione della cultura materiale. Questo atteggiamento conduce a porsi una questione di fondo: se da un lato, è inevitabile rendere merito all’eccellenza italiana, dall’altro, ci si deve chiedere come si possa vivere i luoghi storici senza perdersi nella loro aura poetica. Se l’architettura nasce per essere vissuta e la fotografia per immortalare un momento irripetibile, nelle opere di Introini, i due atteggiamenti si invertono; in questo caso, sono le immagini a raccontare la possibilità di vivere uno spazio che sembra perfetto. I lavori urbani che ritraggono monumenti ed edifici restaurati ci invitano a guardare le immagini perfette di una costruzione mentale tipicamente europea. Il restauro dei monumenti, la conservazione degli edifici storici, persino la tutela di intere parti di città e di territorio sono infatti pratiche comuni per luoghi carichi di storia e di narrazioni collettive.
Tra le iniziative collaterali, si segnala la lectio magistralis di Marco Introini, in programma sabato 12 marzo, alle ore 17.00, al Museo MA*GA.

MARCO INTROINI. Ritratti di monumenti
Gallarate (VA); MAGA (via E. De Magri 1)
20 febbraio – 28 marzo 2016
Orari:
Lunedì chiuso
Martedì-venerdì, 10.00|12.30 14.00|18.00
Sabato e domenica, 11.00|19.00
Ingresso gratuito
Informazioni: Tel. +39 0331 706011; info@museomaga.it; www.museomaga.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2016
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