Il miele “tira”, Varese seconda in Lombardia

L'export italiano è cresciuto in un anno dell'11 per cento e le imprese sono in aumento. In Lombardia Varese è seconda con 89 aziende

Una festa per il miele varesino DOP (inserita in galleria)

Sono 646 le imprese lombarde attive nella produzione di miele (+4% in un anno) su un totale italiano di 4.723. In testa tra le province lombarde Brescia con 98 imprese, il 15% regionale, Varese (89 imprese, 14%), e Bergamo (86, 13%). Tra le province lombarde che sono cresciute maggiormente rispetto allo scorso anno Lodi registra un aumento del 22%, seguita da Monza e Brianza (+15%), Milano (7%) e Sondrio e Lecco (+6%). I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati registro imprese al quarto trimestre 2015 e 2014.

In Lombardia ci sono circa 155.000 alveari che producono 1.700 tonnellate di miele, propoli, cera e tutti i derivati del miele e dell’alveare. “La nostra regione – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – ha un’antica tradizione nel settore dell’apicoltura tanto che il primo congresso degli apicoltori italiani si tenne nel 1871 proprio a Milano, dove oggi si stima abitino circa centomila api. Mentre se consideriamo anche gli hobbisti o le aziende agricole multifunzionali, sono oltre tremila le persone che in tutta la Lombardia si dedicano all’apicoltura”.

Le imprese in Italia. Sono 4.723 le imprese italiane attive nella produzione di miele, in crescita del 6% in un anno, con quasi 400 imprese nate nel 2015. Sul podio, tra le regioni più attive nella produzione di miele, Piemonte con 784 imprese, il 17% nazionale, seguono Lombardia (646, 14%), Toscana (509, 11%) ed Emilia Romagna (392, 8%). Crescono di più Toscana (+14%), Emilia Romagna (+13%), Puglia e Marche (+10%).

Le imprese in provincia. Torino (202 imprese), Catania (188) e Cuneo (185) le province più attive nel settore. La provincia italiana che registra l’aumento maggiore è Pistoia (+36% in un anno), seguono Pescara (+30%), Piacenza (+29%), Rovigo e Lodi (+22%).

Gli addetti. Nel 2015 in Lombardia gli addetti totali hanno registrato un aumento del 3%, passando da 329 nel 2014 a 338. Sono cresciuti maggiormente a Lodi (+100%) e Monza e Brianza (+42%). In Italia gli addetti sono passati da 2.866 a 2.952 (+3%).

Export di miele. In aumento del 11% l’export italiano di miele nel mondo da parte dell’Italia, passando da 25 milioni nel 2014 a 28 milioni nel 2015. Si esportano circa 8 milioni di chili in un anno che equivalgono a 32 milioni di vasetti da 250 grammi. L’export italiano è diretto principalmente in Germania (32%  del totale), Francia (30%) e Regno Unito (7%). Registra la crescita maggiore l’Irlanda (+604%), seguita da Regno Unito (+98%) e Austria (+79%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat a settembre 2015.

Import export. Dal mondo si importa miele per un valore di 57 milioni di euro, +10% in un anno. Si importa maggiormente dall’Ungheria (20 milioni, -12%), dalla Cina (8 milioni, +69%) e dalla Romania (5 milioni, +15%). La Repubblica moldova detiene il primato per l’import rispetto al 2014 con una crescita del 172% (1 milione circa).

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 04 Febbraio 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.