La demolizione del Calzaturificio Borri arriva in consiglio comunale

Il partito democratico ha presentato un'interrogazione per capire cosa sta succedendo all'interno del Calzaturificio Borri: "Vogliamo vedere i progetti"

calzaturificio borri

Sta succedendo tutto a pochi passi dal comune, ma presto quello che stanno facendo le ruspe nel Calzaturificio Borri arriverà direttamente in comune. Il Partito Democratico ha infatti presentato un’interrogazione per capire cosa sta succedendo e, soprattutto, cosa succederà in futuro nell’area della storica fabbrica bustocca.

I democratici chiedono in primo luogo quali siano “le previsioni progettuali che hanno avviato le attività di demolizione” oltre a quelle “viabilistiche, che l’amministrazione comunale ha valutato per questa zona nell’aggiornamento del piano urbano del traffico”. L’apertura di un centro commerciale nell’area, infatti, potrebbe causare un collasso dell’intera arteria del Viale della Gloria e proprio per questo il PD si domanda anche “quali siano le intenzioni dell’amministrazione per attivare le previsioni dell’ambito sia per il comparto pubblico che per quello privato“.

I lavori in questione, infatti, sono iniziati nella parte privata della struttura, quella che ospitava un concessionario di auto. Al momento la proprietà dell’area non ha ancora presentato richieste per convertire la destinazione di uso della struttura ma la possibilità di realizzare un punto vendita di medie dimensioni è già stata prevista dagli strumenti urbanistici previsti per il recupero dell’area. Ed è anche per capire questo che nell’interrogazione viene chiesto che vengano mostrati gli elaborati del progetto, per capire se sia effettivamente quella la direzione imboccata.

Sulla parte pubblica, invece, i dubbi sono ancora molti. Servono come minimo 12 milioni di euro per il progetto che è stato pensato dall’amministrazione e che, proprio per questo motivo, è stato diviso in tre diverse fasi. La prima di queste –che prevede vaste demolizioni e una parziale riapertura della palazzina di uffici– ha bisogno di quasi 3 milioni di euro che si spera arrivino (almeno in parte) dagli oneri di urbanizzazioni versati dalla parte privata.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Febbraio 2016
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