Operazione smile, Pd e Patto civico depositano la mozione di sfiducia a Maroni

La decisione dopo l’arresto del presidente della commissione Sanità Fabio Rizzi, coinvolto in un giro di corruzione e tangenti. Si andrà in Aula il primo marzo

dibattito su riforma sanità

È stata depositata oggi (18 febbraio) la mozione di sfiducia a Maroni annunciata ieri da Pd e Patto Civico. In calce le firme di tutti e 21 gli esponenti dei due gruppi.

Il testo della mozione insiste sul tradimento della promessa della presidenza Maroni di interrompere la catena di scandali che aveva portato alla fine traumatica della scorsa legislatura. Questa volta, oltretutto, il tradimento dell’istituzione è avvenuto ad opera di un uomo di totale fiducia di Maroni, vicesegretario della Lega Lombarda, estensore materiale della riforma sanitaria.

LA MOZIONE DI SFIDUCIA A MARONI

La mozione di sfiducia al presidente della giunta è regolata dall’articolo 26 dello Statuto della Regione Lombardia e può essere richiesta da almeno sedici consiglieri. Una volta depositata, la mozione deve essere messa in discussione entro venti giorni e, se approvata da almeno quarantun consiglieri su ottanta, comporta le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio, dunque la fine della legislatura.

«Questa – dichiara il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri – è la risposta doverosa a quei cittadini che leggono che ai vertici della regione c’era chi pagava il mutuo lucrando sulla loro salute e che teneva mazzette da cinquecento euro un po’ nel freezer e un po’ in soffitta, come si vede solo nei film sui gangster. Abbiamo insistito molto in questi anni per recidere il legame insano tra una certa politica e i direttori generali, e le nostre proposte di legge, non ultima quella sulla regolamentazione delle lobby, sono lì a dimostrarlo. Ma quello che dobbiamo fronteggiare è un sistema radicato, che nell’era Maroni ha continuato ad agire come e più di prima, passando dal sistema Formigoni al sistema Lega. L’unica medicina davvero efficace è il ritorno alle urne e il cambiamento della maggioranza di governo della Regione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2016
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