Gallarate 9.9 presenta il suo piano “Smart City”

Nuove tecnologie per la gestione dei processi urbani, raccolta dati, interscambio pubblico-privato, riqualificazione energetica

smartphone telefono

La lista civica Gallarate 9.9 presenta il suo concetto di Smart City, considerato un punto centrale nel programma con cui i “novepuntonove” si presentano per le elezioni amministrative 2016. Il progetto è stato redatto da Paolo Brufatto, che ha curato anche la presentazione alla serata di presentazione della lista civica (vedi qui): a seguito della presentazione della serata e dopo che il sindaco Guenzani ha accennato al tema delle “città intelligenti”, il progetto di “smart city” è stato anche al centro di uno scambio animato tra Gallarate 9.9 e centrosinistra

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Gallarate una Smart City 9.9
La popolazione mondiale dovrebbe toccare i 9 miliardi di individui (contro i 7 attuali) entro il 2050, concentrata per il 70% in aree urbane.
Il vero problema è che le città oggi sono tutt’altro che virtuose. Il 50% della popolazione mondiale che attualmente vive in un contesto urbano sta consumando circa il 75% dell’energia planetaria e producendo addirittura l’80% delle emissioni a effetto serra. Bastano forse questi pochi numeri, per rendersi conto di come la qualità della vita dipenderà da quanto gli agglomerati urbani sapranno diventare virtuosi nel risparmiare energia, nel ridurre le emissioni e nel rendere più agevoli e semplici le condizioni di vita e lavoro al loro interno. Prendiamo il traffico, ad esempio. Anche solo considerando i 30 Paesi più sviluppati, le previsioni più prudenziali stimano una crescita dagli attuali 700 milioni di veicoli a 1,7 miliardi nel 2050.
Diventa quindi una strada obbligata la trasformazione delle attuali città in Smart City o come le definisco io Sensible City. Vale a dire centri urbani intelligenti-sensibili, dove grazie alla tecnologia sia possibile ottenere trasporti (pubblici e privati) più efficienti, risparmi energetici consistenti, un calo drastico delle emissioni inquinanti e servizi pubblici più efficienti e accessibili per il cittadino.
Con questo obiettivo se dovessimo amministrare la Città di Gallarate nei prossimi cinque anni, in partnership con grandi aziende, università e centri di ricerca, vogliamo avviare dei progetti che spazieranno dalla sostenibilità ambientale, al risparmio e all’efficienza energetica, ai trasporti intelligenti, a moderne infrastrutture di comunicazione, all’info-mobilità, ecc. Voglio ricordare che l’Unione Europea, con l’iniziativa Eu Smart City, ha stanziato 11 miliardi di euro in 10 anni per finanziare progetti per introdurre elementi “smart” nelle città del Vecchio Continente.
Il “funzionamento” e la competitività delle città ai nostri giorni non dipendono solo dalle sue infrastrutture materiali (“capitale fisico”), ma anche, e sempre di più, dalla disponibilità e dalla qualità delle infrastrutture dedicate alla comunicazione (ICT) ed alla partecipazione sociale (“capitale intellettuale e sociale”).
Perché una città sviluppi servizi di questo tipo, e le applicazioni sono molteplici, è necessario creare un’infrastruttura capace di raccogliere e scambiare informazioni che permetta di produrre e consumare dati in maniera intelligente quindi ecco il ruolo dell’Amministrazione Comunale o se vogliamo della Governance. Questo diventa il “cuore” di una Smart City.
La sfida per noi della Nostra Gallarate 9.9 sarà la riqualificazione e il risanamento dell’esistente. Idealmente il primo step per costruire una Smart city è l’ottimizzazione di risorse energetiche e trasporti in modo che le aree metropolitane diventino più efficienti riducendo al tempo stesso le emissioni di carbonio, l’inquinamento in generale, la produzione di rifiuti e la congestione del traffico. Il secondo step è l’introduzione progressiva di nuove tecnologie per la gestione dei processi urbani, magari in collaborazione con grandi imprese, università o centri di ricerca.
Sara’ necessario avere una fotografia dell’organismo città allo stato attuale: uno strumento previsionale altamente efficace e prezioso per intervenire nel tessuto urbano, disponibile sia per il pubblico che per il privato, che ci
permetterà di pianificare in modo adeguato. Sarà necessario redigere una sorta di censimento edilizio in cui inserire tutte le informazioni riguardanti la realtà del territorio dal punto di vista urbanistico-edilizia-tecnologica.
• Vincoli urbanistici • Linee trasporti pubblici urbani e sub-urbani • Reti tecnologiche (acqua, gas, telefono, internet) • Aeree dismesse • Disponibilità abitative • Disponibilità terziario/commerciali • Volumetrie esistenti • Rapporto densità abitativa e servizi alla persona • Consumi edifici pubblici • Emissioni CO2 edifici pubblici e mezzi pubblici
Posso affermare che la prima cosa che faremo sarà un censimento Urbanistico perché ritengo sia
Inoltre realizzeremo un nuovo piano energetico e progetto per l’illuminazione pubblica approfittando di questa opportunità per guardare avanti e ricondurre questa attività all’interno del più vasto progetto di transizione verso la “Smart city” trattata in precedenza. Questo piano prevede “punti d’illuminazione intelligenti” che adottano la tecnologia LED e l’accensione/spegnimento controllato, rete di controllo del funzionamento di ogni lampione che saranno anche in grado di comunicare in tempo reale i dati sul traffico sia all’amministrazione che ai cittadini eliminando quindi le problematiche legate allo stesso, wifi pubblico, colonnine per la ricarica elettrica (per autovetture o autobus). una rete di sensori in grado di misurare diversi parametri per una gestione efficiente della città, con dati forniti in modalità wireless e in tempo reale ai cittadini e alle autorità competenti (amministrazione comunale, vigili urbani, associazioni, etc..). I cittadini potranno quindi, tramite applicazioni installate sui propri smartphone, tablet o pc, monitorare ad esempio la concentrazione d’inquinamento in ogni via della città, ottenendo anche allarmi automatici quando
il livello supera una certa soglia. Analogamente, sarà possibile per l’amministrazione ottimizzare l’irrigazione dei parchi, o l’illuminazione delle strade creando scenari diversi (esempio accensioni e spegnimenti solo al passaggio) pur mantenendo l’illuminazione in ogni strada ma dimezzando i costi. Sarà possibile rilevare perdite nella rete idrica (meno sprechi-meno costi), eseguire una mappatura del rumore, o la gestione intelligente del traffico.

Sarà necessario installare una rete di sensori in grado di misurare diversi parametri per una gestione efficiente della città, con dati forniti in modalità wireless e in tempo reale ai cittadini e alle autorità competenti (amministrazione comunale, vigili urbani, associazioni, etc..).
I cittadini potranno quindi, tramite applicazioni installate sui propri smartphone, tablet o pc, monitorare ad esempio la concentrazione d’inquinamento in ogni via della città, ottenendo anche allarmi automatici quando il livello supera una certa soglia. Analogamente, sarà possibile per l’amministrazione ottimizzare l’irrigazione dei parchi, o l’illuminazione delle strade creando scenari diversi (esempio accensioni e spegnimenti solo al passaggio) pur mantenendo l’illuminazione in ogni strada ma dimezzando i costi. Sarà possibile rilevare perdite nella rete idrica (meno sprechi-meno costi), eseguire una mappatura del rumore, o la gestione intelligente del traffico.

Sarà necessario dotare l’Amministrazione Comunale di un Piano Energetico Comunale (P.E.C.) volto alla progressiva riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare della stessa. Verranno valutate, tra le altre, le seguenti ipotesi: – riqualificazione dell’illuminazione pubblica (sia interna che esterna) di Gallarate con sistema LED. Tale investimento ha il fine di ottenere riduzione dell’inquinamento luminoso e notevoli risparmi energetici. Per questo motivo riteniamo sensato procedere, almeno inizialmente, con la sola sostituzione delle illuminazioni non funzionanti con l’utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione;
– realizzazione di copertura nei parcheggi, laddove possibile, di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita. Sarà nostra premura promuovere le iniziative atte a favorire il risparmio energetico nelle attività produttive, negli uffici, nei condomini e negli edifici in genere. Pensiamo di promuovere campagne di sensibilizzazione anche nel mondo scolastico sulle tematiche del risparmio energetico. Crediamo fortemente sia necessario prevedere alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici per dare il buon esempio e per ridurre i consumi e sicuramente sostenere quella degli edifici privati.
Per arrivare però alla trasformazione graduale di Gallarate in Smart City sono convinto che, fondamentale al fine di prendere decisioni migliori, diventa una “pianificazione partecipata” dove i cittadini vengono coinvolti direttamente nel processo di trasformazione del territorio, diventando i veri progettisti del cambiamento. Per questo promuovere le attività dei referenti di quartiere, attribuendo loro la funzione di discutere quartiere per quartiere problematiche ed aspirazioni per la definizione di nuovi scenari urbanistici e in questo ambito sarà fondamentale la realizzazione dell’ Urban Center presso Palazzo Minoletti una spazio di relazioni tra il cittadino e la città di Gallarate e tra la Città e il cittadino, considerando, associazioni, imprese, commercianti etc..
Lo immagino come il fulcro per ogni azione, richiesta e proposta. Uno spazio dove le idee progettuali vengano anche esposte quindi condivise da chiunque e soprattutto analizzate e poi modificate secondo le esigenze dei singoli cittadini.
Chiaramente questa sarà la fase iniziale e quindi alcuni dei punti del nostro programma di trasformazione ma da una parte bisogna pur cominciare… e credo che non esista oggi altra strada per far rinascere una città sia a livello sociale che a livello economico e non dimentichiamoci mai un fattore che raramente viene considerato che è il comfort.

Redazione VareseNews
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Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 12 Marzo 2016
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