I malviventi preparano l’auto per la fuga, la “lince” li scova
Il sistema di rilevazione usato dalla polizia municipale della Valbossa ha scoperto un'auto rubata e lasciata in un parcheggio, pronta per essere usata in caso di fuga
C’è un “occhio di lince” che gira nella Valbossa e non lascia scampo. Lo ha in dotazione da circa un anno la polizia locale che controlla i comuni di Azzate, Daverio, Bodio Lomnago, Galliate Lombardo e Buguggiate.
E i risultati non sono mancati: nell’area controllata dagli 8 agenti in servizio sono state individuate 15 auto senza assicurazione o con fermo fiscale.
Ormai il “Lince Road” non è più uno strumento sconosciuto nemmeno agli automobilisti che un tempo lo confondevano con un autovelox.
“Si tratta invece di uno strumento in grado di controllare le targhe e individuare veicoli sospetti, perché senza assicurazione, senza revisione o guidati da ricercati – spiega il vice comandante della Polzia municipale di Azzate Gennaro Portogallo (nella foto in piedi a destra, a sinistra il comandante Laudi) – . Il sistema “legge” le targhe delle auto in transito, confronta i dati con le banche dati e nel giro di pochissimo tempo, circa tre secondi manda un segnale acustico alla pattuglia impegnata nei controlli. Il sistema infatti è in grado di riconoscere auto con assicurazione scaduta o con omessa revisione, ma anche i veicoli ricercati o di persone soggette a limitazioni della libertà personale. Così gli agenti possono andare a colpo sicuro e procedere ai controlli del caso”.
Ma la lince non viene usato solo nelle postazioni “fisse”: “Capita – spiega ancora il vice comandante – che venga usato per controllare le auto parcheggiate. In questo modo abbiamo scoperto anche auto rubate lasciate ferme e pronte all’uso: è accaduto poco tempo fa, abbiamo controllato la targa di una vettura risultata poi rubata che era stata parcheggiata ed era una sorta di auto a disposizione di malviventi, pronta per essere usata in caso di fuga. Insomma, non veniva utilizzata ma era a disposizione di chi aveva bisogno di fuggire e sapeva che in quel punto c’era un mezzo pronto”.
“Da quando siamo in gestione associata – aggiunge il comandante di Azzate Carlo Laudi – sorvegliare il territorio è diventato più impegnativo ma allo stesso tempo più semplice: abbiamo sempre due pattuglie attive, mattino e pomeriggio. Il nostro compito è sì quello di sanzionare, in un anno abbiamo fatto 2532 accertamenti e rilevato 20 incidenti stradali, ma è anche quello di garantire la sicurezza dei cittadini e far percepire la nostra presenza.
Per questo facciamo educazione stradale nelle scuole e cerchiamo di accrescere la nostra professionalità con corsi mirati. Li organizziamo a Daverio in video conferenza, il prossimo sarà sulla gestione dei Tso.
Strettissima anche la collaborazione con le altre forze dell’ordine attive sul territorio: usiamo tutti i mezzi tecnologici a disposizione per comunicare in tempo reale, chat comprese. Sarà “poco formale” ma ha cambiato il nostro modo di lavorare e velocizzato i tempi d’intervento”
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