Il comune “tagliò” lo stipendio ai dirigenti. Il Tar respinge il ricorso
Il ricorso era stato presentato da alcuni dirigenti della struttura comunale in seguito alla riorganizzazione voluta dall'amministrazione Porro
Il Tar della Lombardia ha dato ragione al Comune di Saronno. La notizia è emersa nei giorni scorsi e riguarda il ricorso che era stato presentato da alcuni dirigenti della struttura comunale in seguito alla riorganizzazione voluta dall’amministrazione di Luciano Porro. Atto che prevedeva, in alcuni casi, anche la riduzione degli stipendi di diversi dirigenti. L’ex assessore al personale, Giuseppe Nigro, commenta con soddisfazione la decisione del Tar.
Egregio Direttore,
vengo a sapere, e volentieri informo la stampa, che il giorno 15 febbraio 2016, presso la segreteria del TAR Lombardia è stata depositata la sentenza che respinge il ricorso dei dirigenti del Comune di Saronno ritenendolo “infondato”.
Contro le scelte della Giunta comunale, nel 2013, i dirigenti Cosimo Caponigro, Mauro Gelmini, Lucia Saccardo indirizzarono al Tribunale Amministrativo della Lombardia un ricorso per l’annullamento della delibera del giugno 2013 con cui la Giunta comunale ridefiniva la retribuzione di posizione dei dirigenti, a seguito della revisione della organizzazione comunale.
Nella passata amministrazione di centrosinistra, come è noto, ho ricoperto la carica di Assessore al personale. Sotto questo profilo avevo ricevuto il mandato – desunto dal programma elettorale – di riorganizzare la macchina comunale. Fin dall’inizio della legislatura molti ostacoli furono frapposti al raggiungimento di questo obiettivo, interni, e non solo.
La sentenza, ormai pubblica, e da tutti reperibile (www.giustiziaamministrativa.it), non solo si conclude con la chiara affermazione che gli ” atti del Comune di Saronno non presentano vizi” e che il ricorso va respinto, ma dice molto di più e mi ripaga del lavoro svolto di semplificazione e razionalizzazione della struttura comunale.
Soprattutto ripaga la città di Saronno e i suoi cittadini, perché come si riconosce, la Giunta comunale (di centrosinistra), seppure fra numerose ostilità, ha perseguito correttamente il rispetto degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica previsti dalle normative nazionali, e ha conseguito risparmi di notevole entità a tutto vantaggio della comunità saronnese.
Resto a disposizione per le informazioni e i chiarimenti che si rendessero necessari, per i riflessi economici che la sentenza comporta per il Comune di Saronno e per i dirigenti soccombenti. Ringrazio, fin d’ora, per l’informazione e l’opera di verità che assicurerete ai vostri lettori.
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