In bici raccoglie rifiuti. In valle è già leggenda

Lascia lavoro e si butta nella musica. Poi nel tragitto fra mamma e fidanzata trova le strade sporche e comincia a pulire. Ora Damiano Marangoni sta raccogliendo proseliti nei paesini che attraversa ogni giorno in bici

pulitore della valganna damiano marangoni

Perito in telecomunicazioni. Sulla carta d’identità di Damiano Marangoni, cinquant’anni tra pochissimo, potrebbe trasparire una vita come tante fatte di casa, lavoro, qualche hobby. Invece man mano che parli con lui si aggiungono anche le qualità di venditore, produttore di house music, studente di contrappunto, lettore di Boccaccio, idealista francescano e, soprattutto, a proposito di passatempi, pulitore della Valganna.

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Damiano Marangoni, il pulitore della Valganna 4 di 16

Quest’uomo magro e dai capelli corti e castani ha fatto una sorpresa al sindaco del paese: si è presentato l’altro giorno in Comune per fare quattro chiacchiere sulla sua attività che porta via dai boschi 12 sacchi di rifiuti la settimana e che suo malgrado l’ha reso famoso. Non ha un soprannome, tutti lo conoscono, qualcuno lo chiama per nome e c’è chi sta cominciando a seguire le sue orme perché lo spirito francescano legato al rispetto per la natura che anima quest’uomo, come le leggende, si sta diffondendo fra Valganna e Brinzio fino alle porte di Varese.

Gli amministratori locali cominciano ad interessarsi alla sua storia poiché più che i giornali, hanno reso distinguibile il suo passaggio alcuni particolari, come una pettorina che indossa quando è al sellino della sua bici a pedalata assistita, o il modo che ha di legare i sacchi che – nota bene – mica porta alla discarica. Li lascia per alcuni giorni in posti ben visibili, in modo da mostrare a quanti passano di lì che in quel prato, sotto quel castagno, fra i cespugli di quella radura lui ci ha cavato fuori sacchi e sacchi di schifezze che soprattutto gli automobilisti, di ogni targa e a ogni ora gettano dal finestrino, lasciando a chissà chi il compito di ripulire, recuperare, smaltire.

La sorpresa per il sindaco di Valganna Bruna Jardini è stata doppia, dopo che si è resa conto di chi aveva davanti, del fatto che Damiano era proprio lui, un suo compagno di scuola, medie Righi di Varese, anno scolastico…
«Il punto di svolta è stato nel 2010. La crisi, le difficoltà. Erano decenni che lavoravo prima in ambito tecnologico, poi come venditore. Alla fine mi sono messo in proprio ma non ce la facevo più. Avevo una partita iva e l’ho chiusa. Basta. Mi sono messo a produrre musica e volevo scappare, allontanarmi. Hai presente il Decameron? Ecco la mia peste era un certo tipo di mondo, per il resto ci ha pensato la natura da Ferrera, dove abita mia mamma, a Bregazzana, dove sta la mia fidanzata. Avanti e indietro in bici. Proprio facendo questa spola di giorno in giorno mi sono accorto di quanta sporcizia c’è a bordo strada. E allora sono partito».

Un giorno dopo l’altro con due sacche per la bici, ogni giorno due ore, ogni ora un sacco dell’immondizia pieno. Ogni settimana 12 ore e così via per gli appassionati della matematica. Damiano ha incominciato da un anno a questa parte e sta raccogliendo proseliti. «In giro c’è molta attenzione a quello che faccio. Le persone mi fermano, mi parlano, chiedono. A Marchirolo ci sono alcuni ragazzi che stanno incominciando anche loro a pulire. È questo il mio vero sogno: educare e sensibilizzare. Per questo non credo alle giornate ecologiche. Certo servono, e sono utili, ma se questa cultura della pulizia riuscisse ad arrivare ai più giovani, avremmo un mondo migliore».

Il sindaco lo guarda, annuisce e si vede che sta pensando a qualcosa: «Potremmo fare una bella iniziativa con le elementari per spiegare ai più piccoli cosa succede quando getti qualcosa per terra o nel bosco».

«Poi mi è venuta in mente anche un’altra cosa: Valganna ha un’estensione di 12 chilometri quadrati, con un solo stradino e un collaboratore. Per noi è praticamente impossibile assumere personale. Ora dico: se qualcuno cominciasse a seguire l’esempio di Damiano, forse qualcosa si potrebbe davvero fare per rendere più pulite le nostre strade».

È arrivata l’ora dei saluti e il sindaco – come avviene anche in altre delle 10 amministrazioni lungo le quali il percorso quotidiano di Damiano si snoda – regala al ciclista pulitore un paio di sacchi dell’immondizia. Ogni tanto ci scappa qualche guanto da giardino. Lui ci guarda per salutarci e dice: «Se qualcuno volesse darmi una mano senza sporcarsi e sostenere la mia attività, io ve la butto lì: paypal.me/DamianoMarngoni».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2016
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  1. Avatar
    Scritto da Giuseppe80

    Encomiabile iniziativa. Mi chiedo solo perche’ i cittadini, debbano sostituirsi alle funzioni ed autorita’ incaricate, che peraltro beneficiano dei denari delle tassazioni (sempre in crescita).
    Ci sono un sacco di persone senza lavoro che potrebbero ricevere uno stipendio ed essere impiegate per quei lavori che i “volontari” svolgono.
    Forse c’e’ qualcosa di sbagliato nel sostituirsi ai preposti, forse si dovrebbero creare delle occasioni di lavoro. Politici ??? solo piagnistei?

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