Lele ha detto no alle slot:”Sono un barista e non uno psicologo”

Gabriele Corazza del Tu Candela racconta perchè ha deciso di togliere i videopoker dal suo bar: "Meglio una partita a Risiko o calcio balilla"

bar tu candela gabriele corazza

Al bar Tu Candela di via San Martino, a Legnano, le slot machine non ci sono più. Il proprietario Gabriele Corazza ha fatto la sua scelta e la ditta che le ha installate, nei giorni scorsi se le è riprese.

Non ne poteva più di vedere alcuni clienti passare le giornate a consumarsi davanti a quegli schermi: «Ho visto persone entrare con un euro in mano e giocarselo per poi uscire senza nemmeno fermarsi al bancone – racconta Gabriele, per tutti Lele – ora lo Stato ti chiede anche di seguire un corso per dissuadere i giocatori patologici ma io sono un barista, non uno psicologo».

Davanti a quelle macchine infernali Lele ha visto di tutto: giovanissimi, anziani, uomini, donne, pensionati, imprenditori, operai che passavano la pausa pranzo col dito sui pulsanti: il gioco patologico colpisce indistintamente tutte le classi sociali.

Quella dei corsi di psicologia è solo una delle contraddizioni che emergono dalla normativa che regola questo settore. Le difficoltà che sta creando non solo ai giocatori sta portando ad un’inversione di tendenza. I luoghi del gioco stanno diminuendo, 150 in meno nel 2016 in tutta la provincia di Varese (qui tutti i dati del 2016).

Un trend dovuto, probabilmente, ai problemi che genera agli stessi esercenti, la proliferazione della malattia del gioco tra i clienti: «Ultimamente i vantaggi economici che portano questo tipo di giochi sono minori rispetto agli svantaggi – spiega Lele – meglio una partita tra amici a Risiko, ogni tanto organizziamo delle serate con i giochi in scatola».

Legnano, insieme a Rescaldina ed altri comuni dell’Altomilanese, ha ottenuto un finanziamento regionale per promuovere negli esercizi “no slot” tornei con giochi da tavolo o calcio balilla con l’intento di portare nuova clientela al posto di quella dedita ai videopoker. Si tratta di una soluzione nuova rispetto a quella messa in campo da diversi comuni che puntano sulla riduzione della tassa sui rifiuti.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Marzo 2016
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