Nido comunale, ultima chiamata entro il 17 aprile

Dopo due gare deserte, l'interrogazione sul futuro della struttura: “I genitori devono sapere se poter iscrivere o meno i propri figli”. La preoccupazione dell’amministrazione

Gavirate

Una struttura amata, di buon livello e con personale preparato. Ma che rischia di non trovare una gestione sicura e quindi vedere minate le basi che fanno di un asilo nido un luogo sereno a cui affidare i propri figli.

Sono mesi di passione quelli del Nido di Armino, plesso in una zona verde e tranquilla di Gavirate che serve molte famiglie della città.

Nel consiglio comunale di ieri sera (nella foto) una delle interrogazioni presentate dalla minoranza ha trovato la risposta dell’amministrazione grazie alla quale si è fatto il punto sulla vicenda.

Singolare la cadenza dei lavori: tre donne hanno parlato della questione a partire dal consigliere Patrizia Cerini (l’altro firmatario, il consigliere Franco Interdonato, non ha preso la parola) che ha illustrato l’interrogazione cui è seguita la puntuale replica dell’assessore Valeria Musco e la replica finale dello stesso sindaco Silvana Alberio.

Il punto della situazione – e confermato dall’assessore – è stato illustrato nel contenuto dell’interrogazione. La gestione dell’Asilo nido spetta per il periodo 2014 -2017 alla fondazione D. Bernacchi-Gerli Arioli Onlus di Gavirate come risulta dalla determinazione n. 7 del 16 gennaio 2015, fondazione che tuttavia risulta rinunciataria dell’incarico.

Dal 14 maggio 2015 il Comune ha attivato il procedimento per la scelta del nuovo contraente: a oggi sono state indette due gare di appalto per un nuovo affidamento dell’incarico ad esterni, ma le gare sono andate deserte e la fondazione sta continuando a sostenere la gestione perché il servizio asilo nido è considerato di interesse pubblico.

La fondazione ha rinunciato alla gestione dell’asilo nido per motivi economico-finanziari: la gestione era troppo onerosa tanto da comportare perdite notevoli e nel Consiglio comunale del 23 luglio 2015 si sono modificate le condizioni economiche del rapporto concessorio per l’asilo nido (rette, voucher ecc.), ma nonostante questo i problemi finanziari permangono.
La minoranza ha chiesto, fra le altre questioni, come l’amministrazione in carica intenda affrontare questa situazione.
L’assessore Valeria Musco ha confermato la cronistoria, specificando che le gare sono andate deserte e che «dal 6 marzo e fino a 17 aprile è stata attivata una “procedura negoziata” senza bando di gara: si tratta di una procedura che può attuarsi quando non arrivano offerte o candidature per la gestione del servizio, proprio come in questo caso. La nuova procedura non prevede alcuna variazione dei contenuti del contratto».

La questione del futuro dell’Asilo Nido di Gavirate è molto sentita dai residenti e dallo stesso personale che ha più volte sensibilizzato l’opinione pubblica sul problema legato non solo all’aspetto retributivo ma anche all’importanza del servizio.
Anche il sindacato si è mosso per capire quali margini siano presenti per la conservazione dei posti di lavoro.

Preoccupazioni emerse anche dalle repliche del consigliere di minoranza Cerini: «Non stiamo trattando di pacchetti, ma di bambini. È passato quasi un anno e ora l’amministrazione deve assicurare un impegno più presente. Il genitore che deve iscrivere il bambino a settembre, a questo argomento, ci pensa eccome: come fa l’utente ad affidare il proprio figlio ad una struttura che non sa in che modo continuerà il servizio? Avete sentito altri comuni?».

La questione è stata oggetto delle considerazioni finali del sindaco Silvana Alberio: «Se avessimo potuto risolvere la questione sei mesi fa l’avremmo fatto», ha risposto il sindaco. «Siamo molto preoccupati, e stiamo cercando una soluzione».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Marzo 2016
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