Studiare a scuola, progettare in azienda: la doppia offerta del Facchinetti
Dai banchi di scuola al mondo del lavoro. Al Facchinetti il passo può essere breve e anche molto soddisfacente
Dallo stage in azienda al progetto concreto. È l’obiettivo di ogni esperienza di alternanza “scuola/lavoro”.
All’Isis Facchinetti di Castellanza, le occasioni di “uscita” dall’aula si trasformano spesso in incontri vincenti. Lo testimoniano anche i molti ex alunni che tornano nei laboratori della scuola per dare una mano o per coinvolgere gli allievi nelle proprie attività.
Per sei studenti , cinque del percorso elettronico e uno dell’informatico, l’alternanza è stato un modo per mettersi in gioco aiutando concretamente l’azienda a progettare. La STMicroelectronics, realtà italo-francese STMicroelectronics, leader mondiale nel fornire soluzioni a semiconduttore chiave per lo Smart Driving e l’Internet of Things, ha accolto i ragazzi proponendo loro un compito preciso: ideare, progettare e realizzare demo robotiche basate su componentistica ST con programmazione ad alto livello per la formazione nelle scuole secondarie. Si tratta di strumenti che l’azienda utilizza per stimolare i giovani ad avvicinarsi alle materie scientifiche e tecnologiche, un impegno che ogni anno porta ST a incontrare 500 ragazzi.
Così gli alunni Riganti, Romagnolo, Pezzucchi, Brunini guidati dall’Ing. Luisa Fracassini, Quality Management System, CSR & Central Electrical Labs Manager, hanno lavorato, ben oltre le 120 ore, e continueranno a prestare il proprio contributo due o più pomeriggi al mese così da completare il percorso.
Per altri due studenti, Cavaleri e Trapella, l’esperienza in ST si è svolta nella progettazione e realizzazione pratica di sistemi di controllo sotto la supervisione dell’Ing. Giulio Ricotti Manager R&D.
Più che positivo il giudizio finale sia da parte di tutor sia da parte dei ragazzi che hanno vissuto in diretta un’esperienza di progettazione aziendale: «Il primo triennio di applicazione della legge 107 per l’alternanza – ha commentato la vicepreside del Facchinetti Anna Bressan – sarà un banco di prova per tutti, un percorso da costruire che chiama in gioco scuole, servizi per l’impiego, parti sociali e imprese. ST ha sicuramente gettato le basi per affrontare, in collaborazione con il Facchinetti, una sfida ambiziosa: se è vero, come sosteneva la ricerca di McKinsey “Studio ergo lavoro”, che il 40% della disoccupazione giovanile in Italia ha natura strutturale e affonda le sue radici nello scarso dialogo tra sistema educativo e sistema economico, allora questa collaborazione diventa lo strumento più tangibile del successo formativo ed occupazionale».
Non ha trovato lavoro ma ha un bagaglio di conoscenze ed esperienze davvero invidiabile è Andrea Aspesi, studente modello del Facchinetti ma anche ragazzo curioso al punto tale da aver tessuto relazioni dalla sua partecipazione a un concorso internazionale, “Impresa in azione”, che lo aveva portato a Praga. Da quel concorso ne è seguito un altro sulla telefonia che ha ulteriormente allargato gli orizzonti di Andrea. Grazie e questi intrecci avviati sui banchi di scuola, il ragazzo è approdato a Bruxelles come volontario nell’organizzazione di un evento organizzato da CEPS ( centro europeo per gli studi politici) alla fine di febbraio: « È stata un’esperienza molto interessante che mi ha messo in contatto con un mondo nuovo. Sono state almeno 800 le persone che sono passate attraverso i laboratori tecnologici allestiti e i molti seminari. Ho lavorato fianco a fianco con ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa. Io ero il più piccolo ma non ho avuto difficoltà a relazionarmi, obbligatoriamente in inglese, con gli altri. Ero responsabile della movimentazione dei laboratori. Ho imparato a lavorare in team, a risolvere i problemi dell’ultimo secondo, a progettare un evento. Ho capito cosa ci sia dietro a una manifestazione di quel livello, con tutti i problemi legati alla sicurezza. Sono stato molto contento di vedere tanti italiani partecipare agli eventi che trattavano di politica, ambiente, sviluppo…»
Ora Andrea è tornato per concentrarsi sulla maturità che lo attende. Il futuro? Non sa ancora ma di una cosa è certo: « Ho conosciuto le tantissime occasioni che ci sono per noi giovani e, soprattutto, ho una rubrica telefonica abbastanza ricca di contatti importanti».
A buon intenditor…
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