Landini: “Il governo deve smettere di dare soldi alle imprese”

Secondo i dati della Fim, Fiom, Uilm nelle aziende metalmeccaniche di Milano le percentuali di astensione dal lavoro sono state alte

Manifestazione nazionale Whirlpool

Secondo i dati diffusi dal sindacato dei metalmeccanici, nelle aziende metalmeccaniche di Milano e provincia lo sciopero per il contratto proclamato da Fim, Fiom, Uilm è riuscito davvero. Le percentuali di astensione dal lavoro sono state alte, in alcuni casi con punte che sfiorano (o raggiungono) il “fuori tutti”. È andata così alla Kone Industrial di Pero dove ha scioperato complessivamente il 70% dei lavoratori e il 100% degli operai; 100% anche alla Lobo di Cornaredo; 100% operaio alla Cifa di Senago; 90% alla Asco Numatics di Cernusco, 80% alla Bcs Divisione Mosa di Cusago.

A Milano i metalmeccanici hanno percorso in corteo le vie del centro, da Piazza San Babila a via Pantano, sede di Assolombarda.
Maurizio Landini (foto sopra), segretario nazionale della Fiom Cgil, ha chiuso  gli interventi dal palco. «Siamo in questa piazza unitariamente – ha detto Landini – per cambiare le politiche sbagliate di Federmeccanica e del Governo. Federmeccanica ci ha spiegato di aver commissionato un sondaggio da cui risultava che i metalmeccanici sono d’accordo con il suo contratto. Noi non abbiamo bisogno di pagare qualcuno per sapere cosa pensano i lavoratori, noi li ascoltiamo, facciamo le assemblee. Federmeccanica deve mettersi in testa che deve riaprire la trattativa perché noi il contratto sulla base delle sue proposte non lo firmeremo mai e il Governo deve smettere di dare soldi alle imprese, le risorse vanno date al lavoro, non a chi porta i soldi nei paradisi fiscali. Pensavano di dividerci e non ci sono riusciti  oggi le fabbriche si sono fermate e le piazze si sono riempite. Non ci fermeranno».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2016
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