Piedi e caviglie: tutti i rischi in chirurgia

Specialisti da tutta Italia ne discuteranno l’8 aprile in un corso presieduto dal dottor Daniele Marcolli, in forza all’Ospedale di Legnano

Daniele Marcolli, ortopedico

La chirurgia del piede e caviglia, come ogni chirurgia, non è scevra da rischi. Come riconoscerli e affrontarli con competenza clinica?

Questa premessa muove il dottor Daniele Marcolli nell’organizzare il congresso della Società Italiana della Chirurgia del Piede e Caviglia (SICP) incentrato sulle complicanze chirurgiche.

Il corso vedrà come partecipanti i nomi più noti della chirurgia del piede e caviglia italiani e si terrà a Solbiate Olona l’8 aprile 2016, al Centro Congressi Hotel Le Robinie.

Spiega il dottor Marcolli: «Le complicanze più frequenti sono legate alla chirurgia dell’alluce valgo, che può portare a un piede doloroso o ad un’artrosi, che nei casi più gravi può richiedere una revisione chirurgica fino ad una artrodesi (blocco dell’articolazione). Poi abbiamo la chirurgia delle dita laterali, che può portare a rigidità e talvolta a metatarsalgie residue, che possono essere trattate con plantari su calco e talvolta con una ripresa chirurgica. Queste sono le complicanze più frequenti perché sono gli interventi maggiormente eseguiti; percentualmente si attestano intorno all’1-2%.
Particolare interesse rivestono inoltre le complicanze post traumatiche di caviglia e del piede. Vengono trattate, a seconda dei casi, con tecniche innovative come l’artroscopia di caviglia e le protesi totali di caviglia.
La nostra Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia in forza agli Ospedali di Legnano e Cuggiono è all’avanguardia per quanto riguarda le protesi di caviglia. In questi anni infatti ho imparato ad utilizzare una protesi unica nel suo genere che permette di essere impiantata in modo semplice e riproducibile.
Ogni anno vengono trattati come chirurgia elettiva del piede e caviglia circa 350 pazienti, oltre che svariati traumi provenienti sia dal nostro territorio che dalle province di Como, Varese e anche dal Piemonte.

Il mio interesse principale è legato alle grandi deformità del piede ed all’artrosi di caviglia, per le quali eseguo sia correzioni chirurgiche del piede piatto/cavo che interventi di chirurgia protesica di caviglia. Con le moderne tecnologie le protesi impiantate oggi sono molto più performanti e durevoli nel tempo rispetto al passato, garantendo una caviglia funzionale e priva di dolore.

Altro capitolo trattato è quello della chirurgia dell’avampiede, dove utilizzo sia le tecniche tradizionali che la più moderna chirurgia percutanea (riservata solo a casi particolari).

Da settembre 2015 i giorni di ambulatorio sono stati portati da 1 a 2, rispettivamente il lunedì pomeriggio e il martedì mattina, per ridurre il più possibile le liste d’attesa e offrire un servizio migliore all’utenza”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Aprile 2016
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