Assemblea Univa 2016: i commenti

E' stato come sempre un bagno di folla, un incrociarsi di istituzioni e imprenditoria ad altissimo livello, l'assemblea Univa 2016. Ecco alcuni dei commenti post assemblea

E’ stato come sempre un bagno di folla, un incrociarsi di istituzioni e imprenditoria ad altissimo livello, l’assemblea Univa 2016. Un bagno di folla ricco di stimoli il discorso del presidente Riccardo Comerio, ma altrettanto ricco quello del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, nonchè la conversazione tra Ferruccio de Bortoli e Roberto Cingolani, direttore dell’IIT: che ha segnato uno spartiacque tra passato e futuro, tra il mondo di una volta e quello figlio della connessione globale.

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Principalmente su questi argomenti, si sono concentrati i commenti post assemblea: ve ne riportiamo alcuni tra i più significativi, per le istituzioni e i rappresentanti dell’imprenditoria.

Giorgio Zanzi, prefetto di Varese «Le  assemblee Univa sono occasioni illuminanti per capire lo Stato dell’Industria varesina e le sue prospettive: in questo caso, fa piacere vedere l’industria manifatturiera della Provincia considerata ai massimi livelli. L’importante  è che si creino le situazioni di contesto per poter cogliere le opportunità di crescere»

 Luca Marsico, presidente della commissione Ambiente al consiglio Regionale Lombardo: «E’ stato un grande spaccato sullo stato della tecnica e della tecnologia, e di quanto sia possibile ancora innovare da questo punto di Vista»

Franco Orsi, presidente di Cna Varese: «Molte delle problematiche di Confindustria sono anche le problematiche dell’artigianato. Il futuro è un futuro di cambiamento per tutti. Non dobbiamo lasciarci perdere queste occasioni: dobbiamo governarle  e sfruttarle a nostro favore»

Davide Galli, presidente di  Confartigianato Varese: «Un solo appunto a ciò che ho sentito: è vero che le aziende devono crescere, ma le aziende grandi continuano a sparire. Anche noi piccole aziende vorremmo vedere l’industria crescere, ma ancora non succede»

Graziella Roncati Pomi, vicepresidente Aime: «Siamo davanti a una svolta epocale, queste innovazioni devono entrare nella mentalità di tutti noi. Dobbiamo imparare a dialogare con il mondo intero»

Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria: «La nuova manifattura è quella che ha descritto molto bene il presidente Comerio e il presidente Boccia: una manifattura che nel territorio varesino è ben presente e in continua evoluzione, e che ci ha permesso di rimanere nei mercati internazionali in questi anni di grave crisi. E’ lo sprone a continuare a cambiare atteggiamento per mantenere viva la manifattura, che è ancora ben presente nel nostro territorio»

Rudy Collini, presidente di PromoVarese: «Pensare all’innovazione è ripensare al futuro a 360 gradi»

Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio di Varese: «Ho trovato una grossa attenzione sui temi della crescita del territorio. Perchè ora per noi è necessario sbloccare alcune opere e lanciarne altre: questo è fondamentale per la competitività dei nostri imprenditori»

Umberto Colombo, segretario provinciale Cgil: «E’ importante che il Presidente Riccardo Comerio abbia riconosciuto un ruolo fondamentale del confronto con il sindacato confederale provinciale, indispensabile per il rilancio dell’impresa e dell’occupazione. In quanto al richiamo alle nuove regole sul mercato del lavoro, la posizione della Cgil e’ nota: l’equilibrio tra garanzie e flessibilità non può realizzarsi con un ridimensionamento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, che tanto hanno fatto e ancora faranno per le imprese per cui lavorano. Tuttavia apprezzo, in modo particolare, il richiamo del Dr. Riccardo Comerio all’importanza del capitale umano nell’attività di impresa».

Paolo Orrigoni, imprenditore: «La parola chiave, oggi, è innovazione. Ci vuole innovazione, indispensabile per creare un futuro di occupazione e prosperità in tutti i settori e per le nostre comunità. Non dobbiamo aver paura di quello che sta dietro a parole come internet of things o big data, ma dobbiamo saper integrare queste nuove tecnologie nella nostra capacità produttiva, in quello che sappiamo fare. Citando la relazione, trovo molto bella la definizione di Manifatturiero Contemporaneo, semplice e chiarissima spiegazione della realtà in cui viviamo e indice di quanto il presidente Comerio abbia una visione su cosa ci serve e su quali sono le difficoltà che le imprese oggi devono esser in grado di superare».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Maggio 2016
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