«Cittadini delusi, siamo pronti a governare»

Danilo Centrella della lista civica "Insieme per Crescere" racconta gli ultimi frangenti della campagna elettorale che ha assunto toni molto duri. "Il candidato che temo? Quello che usa la maldicenza"

Avarie

Danilo Centrella, come sta procedendo la campagna elettorale?

«Benissimo, all’insegna della gioia e dell’entusiasmo! Abbiamo incontrato tanta gente e la cosa è stata estremamente piacevole. Tutti i componenti della squadra stanno lavorando con grande impegno, incontrando i cittadini e comunicando i contenuti del nostro programma. Ci auguriamo, di mettere presto al servizio dei concittadini la nostra serietà e competenza per il bene del paese».

Cosa le hanno chiesto le persone che ha incontrato in questi giorni?

«Più che domande abbiamo raccolto manifestazioni di stima e di approvazione. Le persone sono molto deluse dalla gestione dell’ufficio tecnico che considerano, a ragione, poco efficiente. Chiedono: strade pulite ed in ordine, più luoghi di incontro realmente vivibili, più sicurezza, attenzione alla famiglia ed alle persone bisognose».

Qual è il candidato che teme di più?

«Quello che esercita la cattiveria e la maldicenza. Quello che non vuole un sereno dibattito sul futuro del nostro comune, ma che sposta il confronto sul piano personale. Auspico un fine campagna elettorale fondato su un leale confronto sui programmi. Mi rattristano, per il bene del mio paese, coloro che, senza esporsi in prima persona, fanno dell’attacco personale e della diffamazione la loro arma politica. Un avversario così è da temere in ogni caso, specie pensando che un giorno potrebbe diventare un amministratore».

Incontra all’Autogrill una persona che vuole sapere di Cocquio: cosa le dice, nel tempo di un caffè?

«Cocquio Trevisago è un luogo stupendo, bella gente, aria salubre, tanto verde, e, fra pochi giorni, anche un sindaco che ha deciso di dedicare il suo tempo a questa magnifica realtà, esclusivamente per amore del suo paese, senza considerare il posto che occupa una opportunità di convenienza ma di crescita per tutti i cittadini».

Il giorno dopo le elezioni: che rapporto vorrà avere con le opposizioni?

«Di rispetto, spero reciproco. Di dialogo, pur nel rispetto dei ruoli che l’elettorato ci assegnerà. Molto spesso nel mio lavoro di medico mi sento dire “la vita è troppo breve”. La mia risposta è sempre la stessa: “La vita è lunga abbastanza per apprezzare tutto il bello che offre. Non sprecare il tuo tempo a cercare il brutto nelle cose”».

Cosa direbbe all’ultimo minuto ad una persona che non vuole andare a votare?

«Rispetterei la sua opinione, ma gli direi: “Ripensaci, la tua opinione è per noi importante. Non rinunciare a dare il tuo contributo perche’ è un diritto che chi ci ha preceduto ha conquistato lottando. Hai la grande opportunità di sostenerci per costruire un Comune realmente più vicino ai tuoi bisogni».

Come passerà la giornata del voto?

«Con mia moglie e le mie bambine, come tutte le domeniche e nel paese dove ho scelto di vivere da molti anni».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Maggio 2016
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