Gli sportivi d’Italia hanno il loro santuario ed è a Laveno
È arrivato stamani il dipinto restaurato nato sulle ceneri di Superga. A salutare la "Madonna dei calciatori" fedeli e sportivi
Il quadro restaurato della Madonna dei calciatori ha finalmente trovato casa, nella splendida chiesa ‘Nuova” di Laveno, che diventerà il Santuario di tutti gli sportivi, ma in primis di tutti i calciatori di ogni categoria ed età ed anche ex campioni del passato che hanno fatto storia nello sport più amato dagli italiani.
Una storia, quella della Madonna dei Calciatori – o “del Verbano” – , che abbiamo avuto il privilegio di raccontare qualche anno fa: ricordo di un tempo passato, e nata sulle ceneri della tragedia di Superga questa Madonna, uscita dalle mani ligurnesi del pittore Carlo Cocquio era da tempo attesa.
Ruolo chiave di questa storia moderna è stata la grande compassione di un prete, don Natale Motta, che si spese per assicurare protezione agli ultimi, ai figli dei vinti, appena dopo la fine della guerra, nel 1945.
Stamane il dipinto è stato accolto in forma solenne da numerose autorità civili e religiose. Ha presieduto la consacrazione Monsignor Franco Agnesi.
Questo restauro, si diceva, è stato realizzato grazie al grande lavoro dei volontari e del CSI gruppo Varese, aggiungendo un’opera di grande importanza culturale al territorio dei Laghi.
Le celebrazioni di oggi giungono dopo un’intensa settimana preparatoria: mercoledì è stato organizzato dal Csi un interessante incontro al teatro Franciscum di Mombelllo sul tema “Calcio non solo tv e miliardi“.
LA SETTIMANA DI EVENTI DEL CSI
Sono intervenuti Emiliano Mondonico grande mister che ha allenato numerose squadre di club nel campionato italiano, Don Angelo Nigro, parroco, arbitro e tifoso sfegato della juventus, che segue spesso la vecchia signora quando gioca a Torino. Altro importante ospite di spessore il consulente ecclesiastico del comitato CSI Varese Don Giuseppe Bai.
Interessanti sono state le testimonianze sia di Daniele Redaelli segretario di redazione della Gazzetta dello sport e di Marco Caccianiga, delegato provinciale del Coni. A rappresentare i calciatori Silvio Papini, che tra le vare storie e ricordi raccontati, ha voluto rammentare la sua prima partita da bambino nel CSI Ponte di Laveno più di mezzo secolo fa.
(si ringrazia per la preziosa collaborazione il collega Claudio Ferretti)
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