“La ricreazione importante per i ragazzi delle medie”

Una riflessione sulla scuola rappresenta il pretesto per trattare di una questione locale che riguarda gli studenti luinesi. Lo spiega Giuseppe Taldone

Avarie

Una nota sul rapporto fra istruzione e benessere è l’occasione da parte del consigliere comunale e provinciale Giuseppe Taldone per parlare anche della scuola media di Luino.

È proprio vero: la scuola allunga la vita. Un documento dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) di alcuni anni fa (Education indicators in focus, 01/2013) mette in evidenza che l’istruzione non solo aiuta gli individui ad inserirsi meglio nel mondo del lavoro, ma migliora anche la salute complessiva, promuove la cittadinanza attiva e contiene la violenza.

Ci sono studi (Hummer ed Hernandez, 07/2013) che dicono che negli Stati Uniti chi è istruito ha una speranza di vita superiore di dieci anni rispetto a chi non lo è. Un’originale pubblicazione della Banca d’Italia (Le disuguaglianze nella speranza di vita, Alfonso Rosolia, 02/2012) afferma che l’aspettativa di vita degli italiani aumenta di otto anni per i laureati, di quattro per i diplomati e di poco più di due per chi ha completato solo le scuole dell’obbligo. Tutti concordano nell’affermare che l’istruzione fa crescere la persona, la coinvolge maggiormente nella vita sociale, nel volontariato, nel funzionamento delle istituzioni, nella vita politica. I giovani che studiano sono molto più propensi ad andare a votare e ciò è fondamentale in un periodo in cui il partito dell’astensione è quello di maggioranza relativa. Applicarsi allo studio consente di incrementare le capacità cognitive ed emozionali, con ripercussioni positive a livello di fiducia interpersonale, di impegno, di cooperazione, di integrità e di sostegno reciproco.

Quando prevale l’ignoranza o l’analfabetismo è più facile che si sviluppino intolleranza, oppressione ed estremismo. Una persona istruita oltre a vive meglio e più a lungo, è anche maggiormente soddisfatta, a prescindere dalla sua condizione economica. La scuola può fornire un vantaggio strategico per dar vita ad una società più equa, più stabile e meno vulnerabile. Sono riflessioni che vorrei girare in particolare ai più giovani, spesso amareggiati e delusi da un futuro in cui credono poco. Non si studia solo per assimilare nozioni ma soprattutto per arricchirsi intellettualmente e crescere come persone. Ne sono convinto soprattutto ora che, avendo da tempo completato il mio ciclo di studi, rivivo la scuola da padre di due piccoli alunni.

La crescita è un periodo particolare dell’esistenza e l’incontro con l’insegnante può cambiare la vita e segnarti per sempre. Intravedo molta professionalità in un mondo, quello scolastico, spesso ingiustamente criticato. L’educatore nell’infanzia, il maestro alle elementari, il professore alle medie e superiori, per non parlare dei docenti all’università, accompagnano costantemente il nostro cammino. Ciò che siamo lo dobbiamo in buona parte a quello che abbiano recepito in questo  particolare periodo della vita. In ambito scolastico, nonostante la buona volontà, non tutto fila sempre liscio e questo pone i presupposti, a volte, per l’adozione di misure un po’ speciali.

Alle Scuole Medie di Luino, per esempio, da tempo è stato introdotto un provvedimento restrittivo che limita di fatto la possibilità di movimento durante la ricreazione, non consentendo all’alunno di uscire dall’aula per sostare in corridoio. Sicuramente dettato da precise ragioni (confusione, schiamazzi, difficoltà di controllo, qualche atto vandalico) ma comunque limitativo di un diritto garantito, prima ancora che dal regolamento, dal comune buon senso. L’alunno infatti dopo aver passato diverse ore in classe può avere la necessità di trascorrere del tempo fuori dall’aula. Avendo colto questa fisiologica  esigenza, peraltro condivisa da molti genitori, mi sono recato personalmente a parlare con la preside che, dopo aver argomentato e motivato le ragioni della sua scelta, mi è parsa disponibile a rivedere il provvedimento. Sono certo della sensibilità e della buona volontà della dirigente e del corpo docenti e sono convinto che sapranno trovare le giuste modalità per rientrare nella normalità, consentendo agli alunni, se vogliono, di recarsi fuori dall’aula durante l’intervallo. Anche la ricreazione in corridoio ritengo si  debba considerare un momento educativo importante e grazie all’attenta sorveglianza dei professori può permettere ai nostri ragazzi di rilassarsi un po’, fare nuove amicizie, confrontarsi e socializzare ordinatamente. Ciò può farli star meglio e quando si sta bene si vive anche più sani. Vivere sani vuol dire vivere più a lungo ma d’altra parte, come già detto… la scuola allunga la vita!

Giuseppe Taldone
Consigliere Provinciale
Capogruppo “La Grande Luino” 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Maggio 2016
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