Matteo Renzi: “Stavolta a Varese possiamo vincere”

Il premier sprona il candidato del Pd e del centrosinistra: "Probabilmente dovremo fare il ballottaggio, ma questa è la volta buona. La Lega ha tradito i suoi elettori"

renzi varese elezioni 2016

Matteo Renzi sprona dal palco del cinema Vela i militanti del centrosinistra. Chiede a tutti di portare alla vittoria a Davide Galimberti, ma con un certo realismo: “Da oggi siamo mobilitati per Davide  – spiega – dobbiamo parlare con i colleghi di lavoro, con gli amici e fategli vedere che avete coraggio, passione. Parliamoci chiaro, probabilmente dovremo fare anche i ballottaggi….”. Qualche fischio in sala e poi una risata liberatoria. “Vogliamo vincere al primo turno a Varese? E sia, ma nella malaugurata ipotesi… tutti devono sentirsi impegnati a fare la propria parte. Questa volta davvero a Varese ce la possiamo fare. Viva Galimberti, w il Pd, W l’Italia”.

E’ la chiusura di un comizio trascinante con cui il premier Renzi, dopo aver parlato a Torino per Piero Fassino, ha tirato la volata a Galimberti a Varese. Fuori dal cinema sotto la pioggia Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto una manifestazione calda con striscione e fumogeni. Nella sala del Vela strapiena invece tutti molto composti: applausi e poco tifo ultrà, nello stile di Davide Galimberti.

renzi varese elezioni 2016

La Lega è stata uno dei bersagli preferiti del premier, che però ha avuto cura di non attaccare gli elettori del carroccio: “Sono stati traditi dalle aspettative di cambiamento di molti anni fa. Sono partiti da Roma ladrona, poi i parlamentari hanno pensato che era meglio stare lì’. E ancora: “A Varese la Lega ha un capolista che si chiama Maroni. Ma vi chiamate tutti così qui? La famiglia di mia madre ha legami milanesi e una frase l’ho imparata. Ofeleé fa il to mesté, fai il tuo mestiere Maroni, fai una cosa per volta se vuoi farla bene. I parlamentari leghisti oggi se ne sono dimenticati ma anche loro hanno governato eh..”.

Matteo Renzi è parso a suo agio tra i ragazzi del Pd e del comitato di Galimberti. Ha incontrato anche i vecchi sostenitori della sua prima campagna per le primarie, allora guidata in prima fila da Samuele Astuti oggi segretario provinciale di Varese e da Alessandro Alfieri oggi segretario regionale e regista della svolta sul nazionale della campagna di Davide Galimberti.

L’ex sindaco di Firenze ha ovviamente anche difeso tutto il suo operato di governo. Ha affermato che di fronte al dramma dei migranti “se c’è un bambino che sta affogando io lo salvo” suscitando un lungo e accorato applauso dalla platea. Sul referendum è stato netto”: “E’ la prima volta nella storia che si riducono le poltrone“. La visione è sempre quella positiva degli inizi: “Siamo quelli che credono che l’Italia del futuro sarà migliore di quella del passato. Che bisogna fare politica con il coraggio e non con la paura”.

La serata era stata aperta dal segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri: “Noi non vogliamo prenderci Varese – ha detto – vogliamo metterci al servizio di Varese”.  Davide Galimberti, molto applaudito, ha ricordato che vuole portare in comune il verbo fare in comune, che la Lega ha condannato Varese a 23 anni di isolamento, e che per fare tante cose ci vuole anche una mano dal governo, quella mano che proprio Renzi ha promesso durante uno dei passaggi del comizio. “La mia campagna eletorale è stata una continua consultazione con i cittadini e la prima cosa che farò é cancellare quello schifoso parcheggio della Prima Cappella, uno scempio ambientale”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 30 Maggio 2016
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