Sacconago: la periferia dimenticata delle imprese
140 imprese, 350mila metri quadrati di capannoni e migliaia di lavoratori in un'area in cui manca praticamente qualsiasi tipo di servizio. Ecco il viaggio di Confartigianato
Servizi: è la parola intorno alla quale gravita il buon funzionamento della pubblica amministrazione e la competitività delle imprese. Nei servizi ci sta di tutto: dalla fiscalità alla burocrazia alla mobilità.
Tre parole che fanno la differenza nella vita di un’azienda. Parte da una domanda la nuova video inchiesta di Confartigianato Imprese Varese: le tasse pagate dalle imprese si traducono veramente in servizi di eccellenza?
Sacconago, a due passi da Busto Arsizio: la zona industriale è sotto tiro da più di dieci anni. Più periferia, per gli imprenditori che ci lavorano, che città. Eppure di imprese ce ne sono tante, a tal punto che la zona è stata riconosciuta dalla nostra Regione come una fra le aree imprenditoriali dell’eccellenza lombarda. Chilometri e chilometri di muri acquistati, con pazienza e fatica, dagli imprenditori: un pezzo alla volta. Più di 140 imprese per un totale di 350mila metri quadrati di capannoni.
Ma i servizi, qui, mancano davvero. A dirlo sono le imprese incontrate in questa inchiesta: una attiva nella customizzazione macchine, barche e interior design; un’altra specializzata nell’estrusione di tubi oleodinamici e penumatici e un’altra ancora nel campo degli impianti elettrici e idraulici. Gli imprenditori lamentano le criticità e i paradossi di un’area abbandonata a sé stessa e che da anni si trascina problemi ai quali non si trova soluzione:
- Area servizi: le imprese di Sacconago hanno regolarmente pagato quegli oneri di urbanizzazione che il Comune di Busto Arsizio avrebbe dovuto utilizzare per la realizzazione di un’Area servizi. Ma così non è stato. Le aziende occupano migliaia di lavoratori che non possono contare su servizi mensa perché l’amministrazione comunale ha vietato servizi di catering interni o mense aziendali nelle vicinanze. Per i lavoratori è impensabile, ma soprattutto insostenibile (anche economicamente), spostarsi con l’auto per raggiungere i primi punti di ristorazione posti a circa 4 chilometri di distanza dall’insediamento produttivo. All’interno della zona manca anche un’infermeria attrezzata che possa far fronte a problemi di particolare gravità.
- Collegamenti stradali: si attende da anni la variante 341 che colleghi la SS336 della Malpensa. Il problema causa difficoltà particolari ai clienti e ai fornitori delle imprese di Sacconago: i camion, più o meno grandi, sono costretti ad imboccare un’arteria cittadina che rende difficili collegamenti e spostamenti.
- Trasporti pubblici: l’area si può raggiungere solo con mezzi privati. Le strade sono malridotte, e numerosi sono gli incidenti in itinere dallo spostamento da casa al luogo del lavoro.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
elenera su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Roberto Colombo su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
flyman su Quarant’anni di Lega e quelle scritte nel paese del “Capo“
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.