Urbani ci riprova e schiera una squadra di “supertecnici”

L’obiettivo dell’ultimo sindaco prima del commissariamento è far tornare a vivere questo piccolo paese fra montagna e lago

Avarie

La prima delle tre liste che incontriamo per Brezzo di Bedero è “Brezzo di Bedreo Viva” che vede schierato Alfonso Urbani 56 anni, medico chirurgo all’ospedale di Luino, sposato, due figlie. Abita a Brezzo di Bedero.

Gli chiediamo: quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Sono stato consigliere comunale a Brezzo di Bedero dal 2005 al 2010 e poi Sindaco a Brezzo di Bedero dal 2010 al 2015».

Perché ha deciso di candidarsi?
«Sono il sindaco uscente e mi sembra doveroso farlo per rispetto ai miei elettori. Ma ovviamente questa non è l’unica ragione. Vorrei infatti terminare ciò che sento di non aver completato nella mia precedente esperienza come Sindaco. Come ho avuto modo di scrivere in una lettera aperta alla cittadinanza, questo tocca sia spetti pratici di programma, ma soprattutto aspetti personali. Non sono riuscito a instaurare con i cittadini un rapporto di reciproca collaborazione e complicità come mi auguravo. Sento, e qualcuno me l’ha anche detto, che non sono riuscito a farmi voler bene».

In che modo ha scelto i componenti della sua lista?
«Ho fatto una scelta nuova, apolitica. Ho scelto una squadra di supertecnici anche se non conosciuti. Io ci metto l’esperienza amministrativa. E’ gente fortissima nel proprio campo, esperta, innovativa, brillante, propositiva. Gente che ci consentirà di fare il salto di qualità. Ma in pratica, non a chiacchiere. Ora basta parlare. Bisogna fare i fatti. Ho una squadra di persone con esperienze ventennali in economica, finanziaria, turismo e di commercio, sicurezza, infrastrutture tecnologiche, strategie amministrative, eventi sportivi nazionali e internazionali. E ancora medici e operatori sanitari, operai, che sanno cosa significa la fatica, il lavoro. E giovani, con idee giovani. Tutti loro, hanno idee brillanti, innovative. E hanno voglia di applicarle, di metterle in atto per il bene del loro paese e dei loro concittadini».

Quali sono le priorità del paese?
«Ci sono cose da fare subito sulle infrastrutture (il cimitero, il piazzale A. Moro, le strade) e sulla sicurezza. Poi vorrei lavorare sui temi più di lungo termine che mirano allo sviluppo del turismo, delle manifestazioni culturali e sportive e al miglioramento dei servizi ai cittadini ed al rapporto tra di essi e l’amministrazione, perché penso che ascoltare le necessità dei cittadini sia la prima necessità. Ovviamente non abbiamo trascurato i temi sociali.

Indichi le prime tre decisioni che prenderà una volta eletto sindaco
«L’installazione delle telecamere di sicurezza, l’avvio delle gare d’appalto per le opere più importanti, l’apertura di un canale di ascolto con i cittadini».

Come vede il paese fra cinque anni?
«Vedo una Brezzo di Bedero che ha risolto i piccoli problemi ma soprattutto che è cresciuta come paese e soprattutto come comunità di persone. Vedo una Brezzo di Bedero che oltre ad avere le strade riparate e le aiuole fiorite, sia un po’ più VIVA nei rapporti tra le persone, abbia eventi e manifestazioni, abbia aree comuni di incontro per tutte le generazioni e sia un punto di attrazione per i turisti e per le persone del lago».

Che opinione ha della campagna elettorale?
«Mi piace molto. Le tre liste hanno vivacizzato la campagna elettorale, stanno spingendo tutti i gruppi a dare il meglio di se. Stanno rendendo VIVA Brezzo di Bedero. Ed è il nostro obiettivo, nonché il nostro nome. Quindi ben venga il confronto e la discussione, anche diretta e franca. Noi stiamo cercando di fare una campagna elettorale positiva e non polemica, discutendo sempre nel modo più costruttivo possibile, spiegando cosa vogliamo fare.

Un suo motto, una frase per convincere gli elettori:
«“Ora i fatti!”, è il nostro motto. Non penso vada aggiunta nessun’altra parola».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Maggio 2016
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