Curare il cancro significa curare la persona, non solo la malattia

Si è concluso, all'ospedale di Gallarate, il corso di yoga offerto dall'associazione Caos alle pazienti della senologia. Un'esperienza che ha ottenuto un grande apprezzamento

senologia

È giunto al termine, non senza qualche lacrima, il corso di Yoga offerto dalla Brest Unit dell’ospedale di Gallarate alle sue pazienti.

Si chiamano “Percorsi di umanizzazione” e accompagnano la donna, attraverso una cura integrata, verso il processo di guarigione di una malattia socialmente invalidante come il cancro al seno.

La parola “guarigione” è una definizione dai risvolti scientifici, sociali, psicologici, culturali ed etici : riacquistare salute piena, perfetta, completa. È uno straordinario obiettivo, raggiungibile solo quando la cura stessa è rivolta alla persona e non alla malattia. Il processo di “cancerogenesi” rappresenta una cellula che impazzisce: ai curanti il compito di riportare ordine ed equilibrio.

La letteratura scientifica considera la pratica dello Yoga ( integrata nella Breast Unit) uno strumento terapeutico di grande valore per raggiungere il traguardo sopra descritto.  Il corso ha avuto inizio lo scorso autunno grazie all’Associazione C.A.O.S. nel Centro di Senologia dell’Ospedale di Gallarate, diretto dalla Dottoressa Silvana Monetti . All’inizio ed alla fine del corso le pazienti hanno compilato un questionario che verra’ poi valutato dalla Psicologa Clinica Dottoressa Fabrizia Bianchi, al fine di analizzare le loro condizioni prima e dopo il corso stesso. Un gradimento che le corsiste hannon già ampiamente dimostrato come si legge nella lettera di ringraziamento scritta all’insegnante Renata Zibetti:

«Cara Renata,

Chi ha detto che gli Angeli sono evanescenti e abitano in cielo ? Alcuni sono vicini a noi, in carne ed ossa . Noi ne abbiamo conosciuto uno, ci ha incantato prima con il suo sorriso e la sua gentilezza; poi ci ha insegnato a non arrenderci, ad essere determinate e volitive. Ora nulla ci sembra impossibile, ancora qualche incontro ed avremmo camminato, forse, anche sull’acqua!

Tanto, come l’angelo ripete, piano piano si arriva dove si è deciso di arrivare. Non ci ha lasciato il tempo per nessun pensiero triste o negativo, ci ha costrette a sorridere … sempre.

E come i bravi insegnanti o come i bravi Angeli, donandoci dapprima il suo esempio ci ha mostrato che si può raggiungere un po’ di serenità.

Conosci bene questo Angelo … sei TU !

Un abbraccio ed un enorme grazie

Le tue “ragazze” di Yoga».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2016
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