De Simone: “Noi al fianco di Galimberti senza smettere di fare politica attiva”
Il leader di Progetto Concittadino traccia un bilancio della sua "creatura" e parla degli obiettivi per il futuro tra l'attività in Consiglio Comunale, il possibile assessorato e la volontà di continuare ad animare i quartieri
Meno di un anno fa Dino De Simone lanciava il Laboratorio Concittadino, un progetto aperto alle idee e al confronto che era anche il comitato a sostegno della sua candidatura alle primarie del centrosinistra a cui parteciparono anche Marantelli, Galimberti e Zanzi. Dicembre 2015, Davide Galimberti vinse le primarie e De Simone manifestò subito il suo appoggio dichiarando comunque di voler costruire una lista propria. È così che in vista delle elezioni di giugno è nato Progetto Concittadino, l’evoluzione naturale del laboratorio lanciato qualche mese prima e vera costola di sinistra all’interno della coalizione di centrosinistra di Galimberti che il 19 giugno vince le elezioni. Al primo turno, Progetto Concittadino ha preso 1214 voti e si è aggiudicato un posto in Consiglio comunale. In questi giorni il nome di De Simone circola tra quelli dei possibili assessori. A delineare il futuro della sua “creatura” è Dino De Simone stesso che dice: “Pieno appoggio a Davide Galimberti. Ci daremo una struttura e faremo da cinghia di trasmissione tra Palazzo Estense e i cittadini”.
Dino De Simone, se dovessi esprimere un bilancio di quest’ultimo anno di attività cominciato con le primarie e che si è concluso con la vittoria del centrosinistra alle elezioni, cosa diresti?
In sostanza il bilancio è estremamente positivo. Un anno fa quando sono partito dalle primarie ho raccolto attorno a me un gruppo di persone e la cosa bella è che dopo le primarie abbiamo deciso tutti di andare avanti al fianco a Davide e costituire una parte della sua squadra. Ricordo con entusiasmo la scelta di far evolvere il Laboratorio Concittadino trasformandolo in Progetto Concittadino, attorno a questa lista civica le persone sono aumentate per numero e per entusiasmo. Per noi è stato un continuo crescendo e se ci ripenso mi viene da dire che avrei voluto fare 10 cose in più di quelle fatte. Arrivare alla vittoria è stato una sorta di compimento di tutto il percorso. Adesso una brevissima pausa di riposo per poi ripartire in tutto quello che ci aspetta.
Analizzando brevemente il risultato elettorale, cosa pensi che sia cambiato tra il primo turno e il ballottaggio? Un dato che colpisce è la capacità del centrosinistra di non perdere voti e anzi crescere a differenza del centrodestra che tra un turno e l’altro ha perso un migliaio di voti
Come lista, nelle due settimane del ballottaggio siamo stati in silenzio perché abbiamo lavorato come ci aveva chiesto Galimberti, convincendo tutti a tornare a votare al secondo turno. Sono state settimane delicate e importanti. Il nostro obiettivo era proprio quello di riportare gli elettori a votare di nuovo Davide, ed è successo. Questo ci ha riempito di gioia. Sono convinto che in quelle due settimane abbiamo lavorato davvero bene risentendo uno per uno tutte le persone che ci hanno espresso simpatia chiedendo di portare qualcuno che era stato a casa o gli indecisi che avevano voglia di cambiamento. Non esprimo giudizi sociologici o politologico sul voto ma dico che la voglia di cambiamento e di novità è molto forte della semplice tentativo di conservazione di uno status quo.
E ora che succede? Il tuo nome circola tra quelli possibili per la giunta di Galimberti
Progetto Concittadino ha un consigliere comunale. Non so come andrà a finire con i nomi degli assessori. Personalmente ho dato la mia disponibilità a partecipare a Davide perché fin dall’inizio ho pensato che per cambiare la città bisogna metterci la faccia. E quando il sindaco ti chiede la disponibilità non ci si può tirare indietro. Progetto Concittadino è al fianco di Davide Galimberti nel cambiamento di questa città ed esprimerà il suo sostegno nei modi che saranno possibili, se ci sarà un assessorato con l’assessorato; in consiglio comunale e se non sarò io ci sarà Enzo Laforgia affiancato da tutti quei concittadini che hanno lavorato nei rispettivi campi di competenza. Il nostro è un gruppo che ha estremamente voglia di lavorare al fianco del consigliere comunale ma noi vogliamo fare anche politica attiva nei quartieri. In questo senso programmeremo nei prossimi mesi e anni conferenze ed eventi e daremo una struttura al nostro gruppo.
Proiettandoci nel 2021, quale potrà essere una misura del successo di questa amministrazione?
Sicuramente va fatto tutto un ragionamento sulle aree degradate di Varese. Dovrà maturare poi una vera capacità di fare una reale politica culturale di ampio respiro in grado di generare un mix giusto di grandi eventi che attirino turismo a Varese e strutturare attività culturali diffuse. Penso poi alle politiche della qualità urbana che devono aumentare. La sicurezza va rivista nella chiave della qualità: una città sicura per andare a piedi e trovare angoli riqualificati e giovani che si prendono cura dei propri quartieri. Usciamo da un periodo di crisi e il sindaco di una città può cercare di andare in contro alle esigenze aumentando la qualità della vita.
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