Il “mistero” del defibrillatore fantasma

Giovedì mattina la foto del nuovo presidio medico, che viene preso in prestito da un’altra struttura ma per una foto “a favore di stampa”. Gli avversari lo scoprono e la vicenda va su facebook

Avarie

Forse in politica vale tutto, sgambetti compresi. O forse no: certo il controllo dei cittadini su ciò che i politici fanno o promettono, non sfugge oramai più agli strumenti che la tecnologia informatica mette a disposizione, reti sociali comprese.

Così capita (questa mattina, giovedì 2 giugno) di ricevere una comunicazione che avvisa dell’avvenuta donazione di un defibrillatore da parte del sindaco in carica – siamo a Cocquio Trevisago ed è Mario Ballarin, candidato in lista – . C’è la foto. C’è una scatola rossa con un cuore bianco che indica la presenza del macchinario salvavita.

E c’è la dichiarazione polemica dello stesso sindaco in carica che polemizza sull’uso un po’ troppo spinto degli eventi mediatici in campagna elettorale (e punzecchia uno degli avversari, Centrella, che qualche giorno fa invitò in paese un comico di Zelig).

Ma la cosa non finisce qui. Perché dopo poche ore sulla pagina facebook di “Sei di Cocquio se…qualcuno ipotizza che il defibrillatore nuovo di fiamma, in paese non sia mai arrivato: sarebbe stato prestato da una struttura sportiva di un paese confinante.

Il responsabile della palestra, contattato da Varesenews, e che per ragioni di riservatezza non nomineremo, conferma: «Il defibrillatore era lì solo per la foto di rito, e ora è tornato al suo posto: non è quindi nella palestra di Cocquio».

Apriti cielo: il sindaco del paese minimizza: «Ma certo che l’ho comprato il defibrillatore, ecco la fattura». Leggiamo il documento: intestatario Ballarin dott. Mario, costo del defibrillatore: 1427, 40 euro ecc ecc.

«Il defibrillatore l’ho comprato e l’ho voluto donare ai cittadini di Cocquio – spiega Ballarin – . È stata un’idea mia quella di chiedere il defibrillatore alla palestra del paese vicino: la ditta infatti mi aveva assicurato che sarebbe arrivato questa settimana, ma con le festività del 2 Giugno ci sono stati dei ritardi, e quindi arriverà lunedì. Per me era importante che si sapesse che è una donazione del sindaco in carica. Quindi il momento migliore per fare l’inaugurazione era oggi».

Tutto qui? Certamente no. Danilo Centrella, che è il candidato a cui Ballarin si riferiva nelle sue dichiarazioni legate alla “spettacolarizzazione della politica”, replica.

Prima su facebook: «Una delle nostre priorità è l’acquisto di un defibrillatore e corsi dedicati per il corretto utilizzo come da programma presentato. Questa è una richiesta più volte posta all’amministrazione dalla cittadinanza e mai onorata. Certo che se fosse vero che il defribillattore è stato prestato per una mera campagna allora saremmo di fronte alla solita propaganda elettorale dell’ultimo minuto».

Poi, ancora, per telefono: «Non si può millantare in questo modo, prendendo in giro non già gli elettori, ma anche l’opinione pubblica e i cittadini di Cocquio Trevisago».

Varesenews è stata contattata anche dal legale della lista civica “Insieme per Crescere” Rosario Musolino, che ha rimarcato la posizione del candidato Centrella, riservandosi di andare a fondo della vicenda e verificarne ogni aspetto di legge.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Giugno 2016
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