Il primo giorno di Cassani, aspettando la fascia tricolore

Mercoledì la proclamazione a sindaco

Andrea Cassani sindaco Gallarate

In un giorno assolato che anticipa (di un giorno) l’estate, Andrea Cassani si prepara a diventare sindaco di Gallarate. L’esito delle urne è chiaro – 55 a 45%, dieci punti di vantaggio su Edoardo Guenzani – , la festa della notte elettorale è passata, ma ancora rimane un’attesa di qualche ora prima che venga formalizzaro l’incarico.

«Ho sentito Guenzani che si è congratulato, lui rimane sindaco per oggi e domani. La mia proclamazione a sindaco dovrebbe avvenire mercoledì» spiega Cassani in piazza Libertà, di fronte a Palazzo Borghi, sede del muncipio. Questione burocratica, mentre tutti già lo chiamano sindaco a pieno titolo: si avvicinano semplici cittadini, simpatizzanti del centrodestra, sguardi curiosi, qualche militante. Si accosta emozionata la moglie di Antonio Cisari, militante leghista scomparso nel dicembre 2015, «l’uomo dei gazebo» ricordato da Cassani nel suo primo discorso improvvisato domenica notte.

Andrea Cassani sindaco Gallarate

Dopo una breve intervista televisiva, Cassani ha salito lo scalone di Palazzo Borghi intorno alle 17.30. Per iniziare a “studiare” gli spazi del municipio, per incontrare la segreteria del sindaco: Edoardo Guenzani, l’uscente, ha appena lasciato l’ufficio. In attesa della proclamazione di mercoledì, martedì sarà ancora in Consiglio Regionale a Milano, dove ha lavorato fino ad oggi: dovrà lasciare l’incarico di dirigente in Regione, che è incompatibile con quello di sindaco. «Ho sentito Maroni, che si è congratulato, domani si fa festa con i colleghi, poi farò il sindaco»

E adesso? Da dove si parte? La domanda è stata ripetuta più volte in campagna elettorale, è un classico, ma adesso è roba concreta: «Abbiamo messo online i nostri sette obbiettivi per i primi cento giorni (vedi qui)» ricorda Cassani. Parla delle «consulte rionali» e del «monitoraggio delle scuole per fare un piano d’azione per interventi prioritari su edifici obsoleti e in alcuni casi fatiscenti».
Ma il primissimo giorno, cosa intende fare? «Voglio prendere il comandante della Polizia Locale Lotito, andare in giro con lui e mostrare le situazioni che vorrei fossero risolte. E poi le prime piccole cose: una pulizia della città in generale, rimettere mano a segnaletica orizzontale, fare le strisce pedonali mancanti».

La prima fase politico-amministrativa da affrontare è la formazione della giunta: «La mia intenzione – dice il sindaco – è fare la prima riunione mercoledì sera per iniziare a discutere, non voglio andare troppo in là con le decisioni».
Nel frattempo, la Lega festeggia: martedì sera risottata nel quartiere di Cajello, una delle roccaforti del centrodestra.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 20 Giugno 2016
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