“Noi vogliamo il gattile e non lo spostamento delle colonie feline”

Parlano i volontari dell'associazione La Fabbrica delle fusa che ha raccolto le firme e precisano: "La nostra petizione è stata strumentalizzata, le colonie feline sono protette e non vogliamo spostarle"

gatti gallarate gattile

L’associazione “Fabbrica delle Fusa” di Olgiate Olona ha deciso di replicare in merito alla vicenda della gestione delle colonie feline al cimitero e in piazza Santo Stefano. In particolare i volontari ci tengono a precisare che le 1400 firme raccolte avevano una finalità diversa da quella enunciata dal consigliere comunale del gruppo indipendente: l’obiettivo, infatti, non è quello di spostare le colonie feline in un’area diversa ma quella di realizzare un gattile. Le colonie feline olgiatesi, infatti, sono tutelate dalla Provincia e non è tra gli obiettivi dell’associazione quello di spostarle. Di seguito la nota dell’associazione:

Concordando con quanto sostenuto dal Consigliere Comunale Roveda ovvero che “le colonie feline sono l’espressione dell’impegno dei volontari e della sensibilità del paese” l’Associazione “La Fabbrica delle Fusa” indirettamente citata in diversi articoli è però chiamata a muovere alcune opportune precisazioni.

In primo luogo l’associazione tiene a sottolineare che le colonie feline non possano essere ubicate a piacimento. Questo non per via di mancanza di sensibilità e attenzione, ma per quanto sancito dalla legge stessa [Legge 14 agosto 1991 n. 281 ].

Le colonie feline difatti, non posso essere posizionate discrezionalmente nelle realtà territoriali, in quanto l’habitat di questi felini è protetto e tutelato in qualunque circostanza, persino nelle realtà condominiali. Questo è un punto essenziale della nostra legge nazionale, la quale trova per altro nella realtà regionale e comunale articolazioni che ne attestano l’estensione, come nel caso del comune di Roma [L.R n. 34/97, Art. 11].

Nella realtà Lombarda si può spostare una colona felina solo per gravi ed urgenti motivazioni sanitarie, su autorizzazione dell’organo Asl competente, previa individuazione di un luogo idoneo all’accoglienza dei felini. [Art. 111 della L.R. Lombaria n. 33/2009 inerente al “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità].

Premettendo che non sussistono le problematiche sanitarie nella realtà olgiatese per lo spostamento delle colonie feline esistenti, anche se si rivelasse la necessità di una loro dislocazione tale attività non entrerebbe nel merito della petizione promossa a fine 2014.
I firmatari della suddetta petizione hanno espressamente richiesto la nascita di una struttura, non muovendo esplicite istanze sulle colonie del territorio. In ultimo si ricorda che una petizione direttamente mossa ai fini di spostamento di una colonia felina non avrebbe alcuna conformità legislativa.

La petizione a cui Roveda si riferisce era relativa alla nascita di un gattile comunale, e non aveva per oggetto alcun tipo di dislocazione di colonie feline preesistenti.
Al contrario, veniva espressamente sancito dallo stesso oggetto della petizione un reinserimento, ove possibile -ovvero in caso di colonia felina regolarmente censita- dei randagi nel territorio.

Con quanto detto si vuole sottolineare che la nascita del gattile, promosso dalla petizione, non avrebbe comportato (e non comporterà) la dissoluzione degli habitat felini esistenti sul territorio.

Tale precisazione è importante, poiché sottolinea che la risoluzione alla problematica sollevata dal consigliere Roveda non può trovare risoluzione né in un allontanamento arbitrario dei felini, né nella nascita di un gattile.

Per correttezza si deve tra l’altro sottolineare che il terreno in via Anna Frank, preposto per il gattile, non è stato giudicato idoneo per il progetto presentato dall’associazione. La nascita del gattile, non è considerata come parrebbe da quanto sostenuto dal consigliere, di secondaria importanza rispetto alla casa delle api. Infatti l’assessore Luisella Tognoli, il giorno successivo alla sua nomina, si è presa a cuore il problema, individuano un terreno in cui parrebbe possibile edificare il gattile.

La nascita di un gattile non può realizzarsi nell’immediato. Si tratta di un lungo processo che l’amministrazione comunale attualmente in carica, sta cercando di portare a compimento nonostante la ristrettezza economica e i limiti di bilancio, proprio nel rispetto della volontà dei firmatari della petizione.

Sicuramente è possibile trovare una linea risolutiva che salvaguardi i felini olgiatesi nel rispetto della sensibilità dei cittadini.

L’associazione “La Fabbrica delle Fusa ONLUS”, pur non essendo una realtà istituzionalizzata all’interno della realtà olgiatese -nella quale ha solo ubicata la sede legale- si apre però al dialogo con i cittadini e con l’assessorato, per cercare una soluzione alla problematica del cimitero nel rispetto sia del luogo di culto che delle sensibili creature che ivi hanno trovato un proprio rifugio.

Siamo certe che nella collaborazione reciproca e nel dialogo si possa trovare una soluzione che garantisca, in linea con la legge, la tutela dei felini e non rechi eccessivo disagio ai cittadini nell’intima attività di culto. Una volta risolti i problemi igienico-sanitari che giustamente provocano un disagio ai frequentatori, si chiede però la sensibilità di considerare la presenza dei randagi un valore umano e civile aggiunto in un luogo simbolico richiamante valori cristiani quali la compassione, la pietà e la tolleranza.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2016
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