Pieni di benzina mai pagati, Riccardo Bossi ci ricasca

Il più grande dei tre figli del fondatore della Lega è stato denunciato da un benzinaio di Buguggiate per aver accumulato 1300 euro di debito. Anche gli altri benzinai del paese non hanno un buon ricordo di lui

riccardo bossi

A Roma li chiamano “buffi” e Riccardo Bossi, figlio del senatur che di Roma ladrona non voleva sentirne parlare, ne avrebbe fatti parecchi in provincia di Varese. Nella capitale si dice “buffo” quando fai un debito con qualcuno e non intendi pagarlo e così pare abbia fatto il più grande dei tre figli di Umberto finito, nuovamente, nelle cronache dei giornali per aver accumulato pieni su pieni di benzina per 1300 euro alla sua potente Audi senza mai saldare il conto da un benzinaio di Buguggiate. I fatti risalgono al periodo 2015-2016 e l’ipotesi di reato è, ancora una volta, truffa.

In realtà anche gli altri due gestori di pompe di benzina in paese si sono trovati ad avere a che fare con il rampollo anche se in misura minore: «Da me – racconta uno dei due – ci ha provato ma poi sono andato direttamente da lui e l’ho accompagnato in banca a prelevare quanto mi doveva». «Qui ci è riuscito una sola volta ma, dopo avermi lasciato il numero di telefono, è svanito nel nulla e non ha mai risposto alle chiamate» – racconta l’altro.

Insomma un vizio vero e proprio, quasi patologico, come possono confermare in una gioielleria di Busto Arsizio dove ha lasciato preziosi in oro non pagati per 27 mila euro, oppure alcuni commercianti di Varese per altri 10 mila euro. Per questi fatti dovrà affrontare due distinti processi per truffa mentre una condanna a 20 mesi (pena sospesa) è già arrivata dal Tribunale di Milano per aver speso 158 mila euro di soldi che non erano suoi (ma del partito) in un anno e mezzo.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Giugno 2016
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da lenny54

    Essendo figli di politici si sentono impuniti e padroni del mondo…

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